DI ANTONELLA LECCESE
Solo un anno fa, la triste rivoluzione che l’epidemia di Covid 19 ha causato nelle nostre vite sarebbe stata solo il soggetto di una pellicola distopica. Questo ospite indesiderato, invece, più reale e pericoloso che mai, si è abbattuto incontenibile nella quotidianità di ciascuno, recidendone spesso progetti e sogni. È quanto avvenuto, ad esempio, a Manuel e Claudia, due giovani bitontini costretti a rimandare il proprio matrimonio per ben due volte. Programmato inizialmente per lo scorso giugno, il lieto evento era stato posticipato al 17 ottobre. Poi, una nuova doccia fredda. «A quattro giorni dal matrimonio è arrivato il decreto», ha raccontato Claudia ai microfoni del Tg1. «Purtroppo non siamo riusciti a sposarci». La decisione di rimandare ulteriormente il matrimonio è stata dettata dall’impossibilità di ridurre il numero degli invitati, ben 130. «La mia famiglia, da sola, è composta da 35 persone, sarebbe stato impossibile tagliare il numero degli invitati addirittura a 30 persone», ha spiegato Manuel con voce velata dalla tristezza. Nonostante questa nuova delusione, i due giovani non hanno perso la determinazione, scegliendo anche di dedicare un pensiero d’affetto ai propri cari. I fiori, giunti dall’Olanda, che avrebbero dovuto fare da sfondo al loro giorno più bello, verranno regalati ad amici e parenti, nonché ai nonni, defunti, dei due ragazzi. Un gesto di speranza, un appuntamento col futuro solo rimandato, come è stato ribadito anche dalla frase presente sulla torta che i due bitontini hanno mostrato alle telecamere del Tg: “Prima o poi ce la faremo”.