A cura di “Lega Nazione per la Difesa del Cane, delegazione di Bitonto”, “Nucleo Zoofilo” e associazione “Fare Verde” di Bitonto
Questa volta affrontiamo una problematica molto diffusa: l’allontanamento dei cani di proprietà.
Le cause più gettonate sono: cancelli e portoni lasciati aperti, cani senza guinzaglio in luoghi non idonei, distrazione di padroni poco attenti, reti poco sicure in casa e così via…
La maggior parte delle volte, l’animale in questione non è neanche provvisto di microchip e su questo potremmo aprire un altro capitolo.
A questo segue la chiamata disperata agli organi competenti nella speranza che essi rintraccino magicamente il cane.
Ma non è così semplice.
Un animale, soprattutto se spaventato, può percorrere tantissimi km in pochissimo tempo e, durante il cammino, può incorrere in diversi pericoli, come veicoli o altri suoi simili.
Inoltre, può costituire un pericolo anche per chi è alla guida di auto, moto o biciclette e causare di conseguenza incidenti.
Proprio ultimamente, sulla strada tra Conversano e Polignano, un motociclista ha perso la vita per scansarne uno e, qualche anno fa, un ciclista seguito da un branco.
Lasciare incustodito il proprio cane o occuparsene con leggerezza, costituisce un pericolo per lui stesso, i suoi padroni e coloro che lo circondano.
Il compito più arduo lo svolgono le autorità e le guardie zoofile che, con ricerche molecolari e l’ausilio di cani addestrati, perlustrano le zone, cercando di ricostruire il percorso del cane.
Non sempre poi è facile “fiutare” le tracce, spesso eventi atmosferici o il passaggio di altri animali, possono cancellare indizi o confonderli.
Consigliamo dunque di prestare maggiore attenzione ai propri animali domestici, di portali a spasso sempre al guinzaglio e di liberarli solo in aree recintate e riconosciute, come i dog park.