Ripartono gli eventi nella suggestiva location di Cultura Panoramica nel centro antico di Bitonto con lo spettacolo “Perché Restare” di e con Enrico Caruso. Frutto di una collaborazione della dinamica associazione bitontina con Asteria Space, realtà impegnata nella promozione di artisti pugliesi, vincitrice del bando PIN della Regione Puglia. Primo assaggio di questa partnership sarà un monologo teatrale ironico, molto originale caratterizzato da raffinati giochi di parola che ben si sposano con l’atmosfera intima ed elegante di Cultura Panoramica. L’appuntamento è per domenica 18 ottobre alle ore 20.00 in Strada San Pietro De Castro n°21, nel cuore del centro antico di Bitonto.
L’evento, organizzato da Cultura Panoramica e Asteria Space vede, inoltre, la collaborazione della Libreria del Teatro di Bitonto e si propone d’essere l’anteprima di una ricca rassegna di appuntamenti culturali che mirano a portare teatro, musica e danza nella dimensione di un salotto, d’inverno, e di un pittoresco giardino pensile d’estate.
“Perché Restare” è un monologo ironico – musiche comprese – su alcune tematiche-simbolo della nostra epoca. Le parole sono accostate non per descrivere ma per evocare immagini e concetti nascosti infondo all’Io. La comicità è apparentemente involontaria, semplice e semplicemente tragica, come lo è la Vita Vera. La lieve cadenza pugliese di Ego, il protagonista, ricostruisce per il suo racconto l’ambito meridionale, perché non c’è Storia che possa accadere in luoghi anonimi o universali. Attraverso il racconto di alcune storie d’amore e delle donne amate, Ego prende spunto per parlare di vari argomenti della vita (dal razzismo alla pensione, per passare ad argomenti più legati alla contemporaneità come Internet e i social), sottolineando sempre la stessa domanda: Perchè restare?
Anche nell’affrontare tematiche più scabrose, lo spettatore è quasi colto di sorpresa, perchè gli argomenti più seri sono somministrati attraverso un tono sempre ironico, comico ed irriverente. La scena è costituita da pochi elementi: due sedie, due tavolini, un giradischi, un leggio e una valigia. Poi ci sono diversi oggetti, utilizzati come veri e propri elementi drammaturgici. Ego, il protagonista, è il parolaio, il narratore irriverente, che si prende anche la licenza di comunicare con il pubblico e prenderlo leggermente in giro. Il tono comico rende quindi lo spettacolo quasi un pezzo d’avanspettacolo.
Enrico Caruso è regista e autore di teatro, scrittore, consulente (regia e progetti). È, inoltre, docente presso OltrePalco ricerche Teatrali (Bari). Da autore e regista per il teatro, in circa quarant’anni di professione, ha all’attivo più di trenta testi di vario genere, tutti pubblicati con successo in azioni e su molti palcoscenici, alcuni editi su web. Fra i testi teatrali si citano “Antoine il Pilota”, “Luna della Buia Faccia è sempre l’altra” e “Perché restare”. Ma il battere delle dita sui tasti è il ritmo della sua vita: ha sempre scritto molto anche di altri modi letterari, dal romanzo alla poesia, alla combinatoria. Di tutte queste numerosissime pagine, ha dato alle stampe l’opera intitolata “Provocazioni minime”, un progetto compiuto di poesia combinatoria e, soprattutto, di architettura per lettori-poeti, che gli è valsa la nomina di membro del Decollage de ‘Pataphysique.
L’evento rispetterà tutte le normative anti-Covid quindi è obbligatoria la prenotazione.
I posti sono limitati.
Ticket €15 evento.
Per info e prenotazioni contattare il 342 02 54 200