Bitonto non avrà voce in Consiglio regionale.
Sembra ormai segnato il destino della nostra città che paga la presenza di troppi concittadini candidati. Dieci, per l’esattezza, che hanno diviso l’elettorato bitontino. Senza contare i “forestieri” che hanno fatto incetta di voti nella città dell’ulivo.
Continua a sperare solo Marianna Legista. L’assessore comunale, con 1891 voti (dato ancora parziale), risulta seconda nella circoscrizione di Bari tra le fila di “Popolari con Emiliano”. Per la sua sorte, bisognerà attendere la spartizione delle poltrone.
Pochissime invece le possibilità di vedere Domenico Damascelli ancora in via Gentile. Il forzista ha raccolto 6607 consensi (dato ancora parziale) in tutta la circoscrizione, ma è surclassato da Stefano Lacatena che, a differenza del bitontino, ha potuto contare soprattutto sull’appoggio compatto della sua città natale: Monopoli.
Da segnalare anche il flop di Italia in Comune. Al contrario di quanto ipotizzato con le prime proiezioni, il partito del sindaco non ha raggiunto in 4% e non siederà in Consiglio. Tra gli eletti, in ogni modo, non ci sarebbe stato Domenico Nacci, superato nella provincia da Francesco Crudele, Antonio Nunziante e Bernardo Notarangelo.
Ma come ha votato Bitonto?
Oltre metà degli elettori ha scelto di confermare Michele Emiliano alla guida della Regione.
A vincere, però, sembrerebbe essere stato il voto disgiunto.
2600 persone hanno scelto infatti Domenico Damascelli (Forza Italia) come consigliere. È lui il candidato più suffragato, seguito da Domenico Nacci (Italia in Comune) che si ferma a 1752 voti in città.
L’altro assessore in “gara”, Marianna Legista, ha collezionato invece 1355 voti bitontini.
1090 invece le preferenze per Maria Grazia Gesualdo, espressione femminile del partito del sindaco.
Si dividono le briciole, poi, gli altri 6 concittadini candidati: 584 voti per Antonio Lisi (Movimento 5 Stelle), 203 per Luciana Tumolo (terza a Bitonto per La Puglia Domani), 176 per Antonio Sgaramella (Italia Viva), 124 per Vito D’Attoma (Cittadini Pugliesi Conca Presidente), 40 per Anna Maria Amendolara (addirittura terza in città tra le fila Senso Civico – Nuovo Ulivo per la Puglia), 14 per Arcangelo Valentino (Lavoro Ambiente Costituzione).
A pesare davvero nella non elezione dei bitontini, però, sono stati i “forestieri”.
Tra loro, miss preferenze è stata proprio Anita Maurodinoia (Partito Democratico) con 1583 voti. Secondo invece Saverio Tammacco (La Puglia domani) con 1181 voti. Medaglia di bronzo per Mario Loizzo (PD) con 1105 voti.
Poco incisivo invece Davide Bellomo, il candidato della Lega che ha collezionato solo 570 voti tra i 1751 destinati dai bitontini al partito di Salvini.