C’è chi dice che a tanta sofferenza corrisponda altrettanta forza ricercata nei piccoli gesti, in un affettuoso ascolto, nel raccontarsi e amarsi, ma soprattutto nella fede.
Ne sono un esempio i ragazzi della Casa Alloggio Raggio di Sole, presente all’interno della Fondazione Opera Santi Medici Cosma e Damiano Bitonto-Onlus. Uno di loro, Giuseppe Marzario, lo scorso 3 dicembre, ha indirizzato una lettera al Santo Padre Francesco per confidargli la sua sofferta vicenda personale, raccontata nella sua recente pubblicazione “Ci metto la faccia e mi racconto. La mia storia di Aids e di riscatto in Casa Alloggio Raggio di Sole”, e chiedergli sostegno.
Non ha tardato ad arrivare la risposta direttamente dal Vaticano, il 28 gennaio 2020. Raccontiamo solo oggi questo episodio come messaggio di speranza, ancora una volta, ai ragazzi della Casa Alloggio, ma soprattutto per coloro che inseguito all’emergenza sanitaria stanno affrontando, purtroppo, momenti difficili accanto ai loro cari o li stanno sfortunatamente perdendo.
“Grato per l’attestato di fiducia e per il gentile omaggio, Sua Santità esprime vicinanza e assicura un particolare ricordo all’Altare e, mentre La esorta a considerare che la fede è una grande compagna di vita, che ci consente di toccare con mano la presenza di un Padre che non lascia mai sole le sue creature, in nessuna condizione della loro vita, e che viene a sanare le nostre ferite e a ridarci la gioia di essere suoi figli, invia un benedicente saluto, che volentieri estende alle persone care, con l’augurio che il Signore Le conceda pace e serenità”.
Queste le toccanti parole del Santo Padre Francesco rivolte a Giuseppe, il cui volto, quasi sempre serioso e pensante, sicuramente si sarà colorato di un radioso sorriso.
L’eccezionalità dell’episodio raccontato viene proprio dalla forza di Giuseppe, che grazie al suo desiderio di vivere e raccontarsi è riuscito ad accogliere maggiormente il sostegno della fede attraverso le parole del Papa e chissà se nei suoi progetti v’è già un altro libro in cantiere, visto il suo costante bisogno creare qualcosa frutto delle sue emozioni.
C’è chi dice che a tanta sofferenza corrisponda altrettanta forza ricercata nei piccoli gesti, in un affettuoso ascolto, nel raccontarsi e amarsi, ma soprattutto nella fede.
Ne sono un esempio i ragazzi della Casa Alloggio Raggio di Sole, presente all’interno della Fondazione Opera Santi Medici Cosma e Damiano Bitonto-Onlus. Uno di loro, Giuseppe Marzario, lo scorso 3 dicembre, ha indirizzato una lettera al Santo Padre Francesco per confidargli la sua sofferta vicenda personale, raccontata nella sua recente pubblicazione “Ci metto la faccia e mi racconto. La mia storia di Aids e di riscatto in Casa Alloggio Raggio di Sole”, e chiedergli sostegno.
Non ha tardato ad arrivare la risposta direttamente dal Vaticano, il 28 gennaio 2020. Raccontiamo solo oggi questo episodio come messaggio di speranza, ancora una volta, ai ragazzi della Casa Alloggio, ma soprattutto per coloro che inseguito all’emergenza sanitaria stanno affrontando, purtroppo, momenti difficili accanto ai loro cari o li stanno sfortunatamente perdendo.
“Grato per l’attestato di fiducia e per il gentile omaggio, Sua Santità esprime vicinanza e assicura un particolare ricordo all’Altare e, mentre La esorta a considerare che la fede è una grande compagna di vita, che ci consente di toccare con mano la presenza di un Padre che non lascia mai sole le sue creature, in nessuna condizione della loro vita, e che viene a sanare le nostre ferite e a ridarci la gioia di essere suoi figli, invia un benedicente saluto, che volentieri estende alle persone care, con l’augurio che il Signore Le conceda pace e serenità”.
Queste le toccanti parole del Santo Padre Francesco rivolte a Giuseppe, il cui volto, quasi sempre serioso e pensante, sicuramente si sarà colorato di un radioso sorriso.
L’eccezionalità dell’episodio raccontato viene proprio dalla forza di Giuseppe, che grazie al suo desiderio di vivere e raccontarsi è riuscito ad accogliere maggiormente il sostegno della fede attraverso le parole del Papa e chissà se nei suoi progetti v’è già un altro libro in cantiere, visto il suo costante bisogno creare qualcosa frutto delle sue emozioni.
C’è chi dice che a tanta sofferenza corrisponda altrettanta forza ricercata nei piccoli gesti, in un affettuoso ascolto, nel raccontarsi e amarsi, ma soprattutto nella fede.
Ne sono un esempio i ragazzi della Casa Alloggio Raggio di Sole, presente all’interno della Fondazione Opera Santi Medici Cosma e Damiano Bitonto-Onlus. Uno di loro, Giuseppe Marzario, lo scorso 3 dicembre, ha indirizzato una lettera al Santo Padre Francesco per confidargli la sua sofferta vicenda personale, raccontata nella sua recente pubblicazione “Ci metto la faccia e mi racconto. La mia storia di Aids e di riscatto in Casa Alloggio Raggio di Sole”, e chiedergli sostegno.
Non ha tardato ad arrivare la risposta direttamente dal Vaticano, il 28 gennaio 2020. Raccontiamo solo oggi questo episodio come messaggio di speranza, ancora una volta, ai ragazzi della Casa Alloggio, ma soprattutto per coloro che inseguito all’emergenza sanitaria stanno affrontando, purtroppo, momenti difficili accanto ai loro cari o li stanno sfortunatamente perdendo.
“Grato per l’attestato di fiducia e per il gentile omaggio, Sua Santità esprime vicinanza e assicura un particolare ricordo all’Altare e, mentre La esorta a considerare che la fede è una grande compagna di vita, che ci consente di toccare con mano la presenza di un Padre che non lascia mai sole le sue creature, in nessuna condizione della loro vita, e che viene a sanare le nostre ferite e a ridarci la gioia di essere suoi figli, invia un benedicente saluto, che volentieri estende alle persone care, con l’augurio che il Signore Le conceda pace e serenità”.
Queste le toccanti parole del Santo Padre Francesco rivolte a Giuseppe, il cui volto, quasi sempre serioso e pensante, sicuramente si sarà colorato di un radioso sorriso.
L’eccezionalità dell’episodio raccontato viene proprio dalla forza di Giuseppe, che grazie al suo desiderio di vivere e raccontarsi è riuscito ad accogliere maggiormente il sostegno della fede attraverso le parole del Papa e chissà se nei suoi progetti v’è già un altro libro in cantiere, visto il suo costante bisogno creare qualcosa frutto delle sue emozioni.
C’è chi dice che a tanta sofferenza corrisponda altrettanta forza ricercata nei piccoli gesti, in un affettuoso ascolto, nel raccontarsi e amarsi, ma soprattutto nella fede.
Ne sono un esempio i ragazzi della Casa Alloggio Raggio di Sole, presente all’interno della Fondazione Opera Santi Medici Cosma e Damiano Bitonto-Onlus. Uno di loro, Giuseppe Marzario, lo scorso 3 dicembre, ha indirizzato una lettera al Santo Padre Francesco per confidargli la sua sofferta vicenda personale, raccontata nella sua recente pubblicazione “Ci metto la faccia e mi racconto. La mia storia di Aids e di riscatto in Casa Alloggio Raggio di Sole”, e chiedergli sostegno.
Non ha tardato ad arrivare la risposta direttamente dal Vaticano, il 28 gennaio 2020. Raccontiamo solo oggi questo episodio come messaggio di speranza, ancora una volta, ai ragazzi della Casa Alloggio, ma soprattutto per coloro che inseguito all’emergenza sanitaria stanno affrontando, purtroppo, momenti difficili accanto ai loro cari o li stanno sfortunatamente perdendo.
“Grato per l’attestato di fiducia e per il gentile omaggio, Sua Santità esprime vicinanza e assicura un particolare ricordo all’Altare e, mentre La esorta a considerare che la fede è una grande compagna di vita, che ci consente di toccare con mano la presenza di un Padre che non lascia mai sole le sue creature, in nessuna condizione della loro vita, e che viene a sanare le nostre ferite e a ridarci la gioia di essere suoi figli, invia un benedicente saluto, che volentieri estende alle persone care, con l’augurio che il Signore Le conceda pace e serenità”.
Queste le toccanti parole del Santo Padre Francesco rivolte a Giuseppe, il cui volto, quasi sempre serioso e pensante, sicuramente si sarà colorato di un radioso sorriso.
L’eccezionalità dell’episodio raccontato viene proprio dalla forza di Giuseppe, che grazie al suo desiderio di vivere e raccontarsi è riuscito ad accogliere maggiormente il sostegno della fede attraverso le parole del Papa e chissà se nei suoi progetti v’è già un altro libro in cantiere, visto il suo costante bisogno creare qualcosa frutto delle sue emozioni.