Dal Coordinamento Sinistra Italiana Bitonto riceviamo e pubblichiamo.
“È da qualche mese che assistiamo ad una specie di gara nel proporre soluzioni per l’utilizzo dei locali della cosiddetta “Pescara”.
Taluni vorrebbero che tutto rimanesse invariato per continuare a svolgere la propria attività politica, altri vorrebbero adibire i locali a biblioteca autogestita dai docenti bitontini, altri ancora vorrebbero che si potessero svolgere attività di carattere sociale e culturale. L’unico fatto concreto è che nessuno ha partecipato all’asta pubblica per l’affidamento in locazione dei locali e dal primo agosto i medesimi localo dovrebbero essere liberi e sgomberi!
L’occasione, dunque, ci è utile per alcune riflessioni!
Stiamo intraprendendo un percorso di crisi a causa della pandemia da Covid 19 per cui anche locali così strategicamente posizionati non incontrano l’interesse di alcuno. Tale fatto non dovrebbe allietare nessuno, anzi dovrebbe farci riflettere sulla necessità che occorrono sostegni alla piccola impresa da parte della pubblica amministrazione.
Se tali locali, poi, dovessero rimanere sgomberi ci ritroveremmo nella medesima situazione di altri locali occupati abusivamente da cittadini meno abbienti alla ricerca di un tetto.
Questa condizione è l’emblema della scarsa attenzione dell’amministrazione comunale alla questione più volte sollevata da Sinistra Italiana dell’edilizia residenziale sociale (ERS).
Ritornando alla vicenda “Pescara”, anche Sinistra Italiana ha delle proposte a breve e a medio/lungo termine, sempre nell’ottica di una conferma dei locali ad uso collettivo. A breve termine, in vista dell’imminente campagna elettorale, si potrebbero destinare i locali a spazio pubblico regolamentato, a pagamento, per tutti i partiti o movimenti che hanno la necessità di valorizzare iniziative, incontri, dibattiti, convegni a carattere propagandistico.
A lungo termine, destinare i locali della “Pescara” a cooperative di giovani per la formazione di un centro sociale di educazione politica al fine di aggredire l’alienazione giovanile mediante attività volte a socializzare, a condividere esperienze e ad offrire aiuto alle minoranze con l’utilizzo libero di computer, internet e perché no anche pernottamento gratuito”.