L’ultimo consiglio comunale, per l’opposizione, è stato l’occasione per incalzare la squadra di governo con domande relative ai vari problemi della città. Uno di questi è lo stato del campo sportivo “Nicola Rossiello”. Argomento su cui è intervenuto Franco Natilla (Bitonto Riformista), che ha invitato, ironicamente, l’assessore allo Sport Domenico Nacci a coinvolgere l’opposizione nei video pubblicati su Facebook per annunciare l’avvio dei lavori nella struttura sportiva.
Il riferimento è al video pubblicato da Nacci il 16 luglio scorso, quando l’assessore comunicò l’inizio dei lavori per la posa del manto in erba sintetica.
«Qualche volta ci coinvolga, atteso che il Rossiello appartiene a noi tutti e quegli interventi sono stati chiesti da noi da almeno otto anni, da quando lei non era ancora assessore» ricorda Natilla, chiedendo maggiori informazioni su quel che ha in mente l’amministrazione sulla gestione del polisportivo.
«Invito tutti i consiglieri a visitare il campo, una volta che i lavori saranno ultimati. So benissimo che le richieste di intervenire su quel campo risalgono a prima dell’inizio di questa amministrazione. Anche tramite le associazioni, io feci istanze all’amministrazione che ci ha preceduto perché mettesse mani a quel campo. Mi prendo il piccolo merito di aver continuato ad insistere sulla necessità del campo in erba al Rossiello. Ora tutti, anche gli arbitri potranno allenarsi senza mangiare polvere» risponde Nacci, ricordando che c’è, dal 2016, su quel campo c’è un appalto, non ancora consegnato, ad una proponenda Associazione Temporanea di Imprese fatta dall’allora Omnia Bitonto, oggi Usd Bitonto Calcio, e dall’allora Usd Olimpia Torrione, oggi Usd Olimpia Bitonto, per una gestione della struttura per 9 anni, con la possibilità di apportare migliorie: «A breve verrà consegnato. Finora non è stato consegnato perché c’è un’occupazione abusiva in atto, che è stata più volte denunciata agli organi di polizia. C’è un’ordinanza di sgombero che va eseguita. Ci sono dei minori all’interno che sono monitorati dai servizi sociali. Molto presto la struttura verrà consegnata a chi ha vinto la gara, quindi alle due società in Ati, che potranno lì disputare sia i campionati giovanili».
Ed è proprio sulla questione degli abusivi che i consiglieri di opposizione incalzano Nacci, chiedendo maggiori informazioni.
Si tratta di una famiglia composta da sei persone, di cui quattro minori, che occupano, da tanti anni, l’abitazione del custode.
La prima ad intervenire è Carmela Rossiello (Forza Italia), chiedendo come questa famiglia sia entrata nella struttura e chi l’ha autorizzata «Ormai sono anni che è lì. Possibile che non vi siate resi subito conto che questa famiglia occupa l’area abusivamente? Dai rumor, pare che queste persone ritengano di essere lì legittimamente, essendo stato promesso loro che avrebbe svolto, in cambio, attività di guardiania. Hanno fatto anche lavori di adeguamento. Sembra che siano effettivamente i padroni. Mi fa specie pensare che questa famiglia continui a sostenere di aver ricevuto questa promessa. Come mai non si è intervenuto per tempo? Perché ora sarà complicato effettuare uno sgombero, dal momento che ci sono dei minori e, dal momento in cui la famiglia sarà sfrattata, bisognerà collocarla in un altro luogo. È la stessa situazione di altri immobili occupati da famiglie che non hanno diritto, ma che quel diritto se lo sono presi. Queste persone sono abilissime nello sfruttare tutte quei diritti, quei cavilli consentiti dalla norma, come dimostra la prassi di mettere al mondo un figlio, senza amore, per evitare di essere allontanati. La questione grave è che queste persone affermano con spavalderia di stare lì per via di promesse ricevute. Affermazioni che destano perplessità tra i cittadini. Un altro potrebbe chiedersi perché a chi agisce contro la legge si consenta di stare lì e di essere assunti, a dispetto di chi agisce legalmente. Su queste cose bisogna essere molto attenti».
«L’occupazione è del tutto abusiva. Mi assumo la responsabilità di quel che dico. Sin da quando c’era il commissario Giorgio Oliva ho personalmente denunciato la vicenda, andando in contro anche a conseguenze quasi fisiche. Chi poi possa affermare di aver ricevuto autorizzazione, dovrà rendersi conto che sono affermazioni che sono penalmente perseguibili. Poi, da un punto di vista professionale, il gestore potrà scegliere di attribuire la casa del gestore a chi vorrà. Non sarà una scelta dell’amministrazione, che deve portare avanti l’ordinanza di sgombero già firmata dal sindaco. Ci si è dovuti fermare perché, dopo l’ordinanza, la signora è stata di nuovo in attesa e, dunque, i minori, da tre, sono diventati quattro. Ci sono state proposte, da parte dei servizi sociali, di alternative in altre strutture. Il Comune non ha mai autorizzato quella gente ad entrare, a restare lì dentro e a fare opere di miglioria, che sono state fatte in maniera abusiva e arbitraria. Io ho già subito le mie conseguenze anche fisiche in passato. Denuncerò chiunque si permetta di mettere in giro voci infondate».
Sulla questione delle presunte promesse fatte agli abusivi interviene anche Natilla, esprimendo dubbi sulla ricostruzione di Nacci: «A me risulta che furono degli amministratori a consigliare a questi cittadini di occupare la casa del custode del campo Rossiello. Non capisco, poi, come una gara espletata nel 2016, che vede già un’Ati di due società sportive accreditarsi la gestione dell’impianto, non abbia visto, in quattro anni, la consegna. Le ragioni sono intuibili, perché voglio proprio vedere chi si assuma la gestione di un impianto occupato, in parti essenziali, da soggetti estranei, abusivi».
«Si tratta di una famiglia in condizioni di difficoltà, che deve essere supportata. Ma deve essere supportata consigliando vie che siano legittime. È evidente che ci sono uffici che non hanno dato seguito alle note della dottoressa Tiziana Conte del servizio Patrimonio. È arrivato il tempo di agire e di farlo senza pensare di mettere per strada un nucleo familiare di sei persone in condizioni di fragilità» conclude Natilla.
Confermando che, da parte del servizio Patrimonio, più volte si sia tentato di portare avanti azioni per liberare l’immobile, Nacci afferma di aver più volte chiesto il nome di chi ha suggerito l’occupazione dell’immobile: «Non accetto che il mio nome sia messo in mezzo a questioni che non mi riguardano, da persone che sono venute nel mio ufficio a minacciarmi. Se ci sono stati amministratori che hanno invogliato a compiere un’occupazione abusiva, invito a fare nome e cognome, altrimenti procederò con una querela. Nessuna azione è stata fatta allo scopo di lasciarli per strada. Ci sono soluzioni a vantaggio di soggetti in disagio economiche che sono state portate avanti sin da quando l’assessore ai Servizi Sociali era Scauro. Misure che potrebbero essere applicate anche a loro».
A rispondere sui ritardi sull’assegnazione della struttura ai vincitori dell’appalto risponde anche il segretario generale Salvatore Bonasia, indicando come causa la presenza di un cantiere. Oltre ovviamente all’occupazione abusiva: «La famiglia è restia a soluzioni alternative proposte dai servizi sociali. È recentissimo un incontro con il capo famiglia. Sono assolutamente refrattari».
Affermazioni confermate dall’assessore al Servizi Sociali Gaetano Depalma e non solo nel caso del campo Rossiello, ma anche per altri immobili occupati: «Tutte le volte riscontriamo la refrattarietà ad aderire a soluzioni alternative proposte dai servizi sociali. Non, comunque, siamo sempre pronti, nel momento in cui ci sarà lo sgombero, a proporre altre soluzioni ed assicurare un tetto, specialmente ai minori».