La foto parla più di mille parole.
Ieri sera soltanto l’intervento del concittadino Gino Ancona ha posto l’attenzione su quanto stava succedendo sotto gli occhi di chi girovagava nel centro storico.
Accade che nella mattinata di sabato viene segnalato un guasto all’Enel. Un cavo elettrico, posizionato sotto le basole di piazza Marconi, necessitava di una riparazione.
Così, carte alla mano, i tecnici sono intervenuti per effettuare il ripristino.
Non sapendo, però, di trovarsi in una zona storica e sottoposta a vincoli.
Le trivelle sono entrate in azione alle 19.30 di sabato, dinanzi a tanti occhi indifferenti, fin quando – lo dicevamo – Gino Ancona si è accorto di quello che stava accadendo e ha immediatamente allertato i carabinieri, che sono giunti sul posto.
I militari hanno documentato, anche con materiale fotografico, che diverse basole sono state irrimediabilmente distrutte.
«Non è possibile che accada tutto ciò – afferma inferocito Ancona -. È l’ennesima volta che la nostra città viene deturpata, che il nostro patrimonio storico viene violentato. Sono state salvaguardate pezzi di rotatoria recenti e senza valore, danneggiando, invece, le basole antiche. Altro che capitale della cultura! Né la cultura, né il patrimonio storico viene minimamente salvaguardato e tutelato da chi dovrebbe porre attenzione per questo tipo di lavori. Dov’era il direttore dei lavori? Dov’era la soprintendenza (che tanto spesso viene evocata). Dov’erano i vigili urbani che conoscono bene la città? Dov’erano i tecnici del Comune che dovevano aver cura di quella zona delicata?».
È stato davvero uno spettacolo indecoroso, con tanti concittadini che, poi, si sono accalcati facendo spallucce: ormai il presunto illecito è stato compiuto.
«I tecnici avevano solo l’autorizzazione ad intervenire in caso di urgenza, ma essendo una zona delicatissima, ora andranno accertate le responsabilità di quel che è accaduto», commenta il sindaco Michele Abbaticchio spiegando di aver verificato la presenza di eventuali comunicazioni sugli interventi, all’ufficio Lavori Pubblici e al comando di Polizia Locale. La comunicazione sull’urgenza dei lavori senza autorizzazione ci sarebbe stata, da parte dell’Enel, ma, secondo quanto afferma il primo cittadino, in quella comunicazione si sarebbe specificato che i lavori si sarebbero tenuti in mattinata in via Caprera, via Lazzaro, via Galvani e in un’altra via. Nessuna autorizzazione ci sarebbe stata per quanto riguarda le operazioni su piazza Marconi.