“Mi auguro che la Giunta possa rivedere la visione progettuale sulla nostra sede”.
Pochi minuti dopo la sua elezione, lunedì, il “nuovo” segretario del Partito democratico, Francesco Brandi, non si esime nel rispondere a uno degli argomenti più spinosi delle ultime settimane. Il futuro dell’immobile sito in corso Vittorio Emanuele 23. Ovvero, la casa proprio dei democratici. Come è noto, il 14 luglio era prevista un’asta pubblica (la seconda) per cercare un nuovo locatario, ma nessuno si è fatto avanti. Tutto, adesso, torna nelle mani del sindaco Michele Abbaticchio e dell’esecutivo cittadino.
“Dopo la seconda asta deserta – è l’idea del consigliere comunale – e visto che nessuno ha intenzione di prendere in locazione questo immobile a quel prezzo, mi auguro che la Giunta possa rivedere la visione progettuale su questo immobile. Voglio far presente che il Partito democratico è un ottimo pagatore, e che da quando siamo noi presenti qui, questa sede è sempre stata un buon incasso per il Comune, e soprattutto certo, anche se è normale che possa capitare qualche ritardo. Non abbiamo assolutamente morosità incallite”.
Considerando questo aspetto, allora, “se io fossi nell’amministrazione – prosegue – non avrei nulla da eccepire se il Partito democratico continuasse a restare in questo immobile, previa anche una progettualità di valorizzazione che possiamo prendere in considerazione”.
Il concetto/provocazione, allora, è lanciato: “É importante che in questo luogo ci siamo noi”.