DI ANTONELLA LECCESE
La spinosa questione della sicurezza sulle strade extraurbane di Bitonto continua ad imporsi tra le priorità dell’amministrazione comunale, ma una sua risoluzione definitiva sembrerebbe ancora lontana.
Così, mentre ieri il sindaco Michele Abbaticchio annunciava, in un post su Facebook, l’inizio dei lavori di prolungamento di via Bazzarico a Mariotto, non è mancato chi ha sottolineato lo stato di incuria in cui versano numerose strade extraurbane e campestri di pertinenza del Comune di Bitonto e della Città Metropolitana di Bari.
“Le strade extraurbane di Bitonto sono pericolosissime, ma non per questo l’Amministrazione Metropolitana e quella Comunale muovono un dito”, scriveva ieri su Facebook il consigliere comunale Francesco Natilla. “Le strade provinciali da e per la nostra città – proseguiva – sono un percorso di guerra, una zona minata, la sinistrosità è frequente, in particolare sulla SP 156 e la Poligonale, interessate da flussi di traffico molto intensi. A nulla sono valsi i miei appelli, le lettere al Sindaco metropolitano e a quello bitontino, le interrogazioni, le ripetute sollecitazioni, riprese dalla stampa”.
Per avvalorare la propria posizione, il consigliere Natilla ha allegato al post alcune foto delle strade interessate e il documento di interrogazione sulla messa in sicurezza della Strada Provinciale 156 Bitonto – Aeroporto Bari Palese. Al suo intervento hanno fatto seguito i commenti di alcuni cittadini, che hanno confermato la necessità di una completa messa in sicurezza delle aree in questione. Aree che includono, oltre alla già menzionata Provinciale 156, la Poligonale, notoriamente molto trafficata, e per giunta marcata da numerose immissioni da strade secondarie e campestri. Le manovre dei mezzi agricoli lenti, spesso maldestramente eseguite in quegli snodi, sono poi un’ulteriore fonte di rischio per conduttori e automobilisti, che spesso sfrecciano incuranti dei limiti di velocità.
“Ognuno di quegli incroci andrebbe rallentato con una rotatoria, come si è fatto in tutte le strade provinciali”, concludeva Natilla, “Ma sulla Poligonale, niente. Quelle vite non contano?”