(di Donato Rossiello, Nico Fano)
Abbiamo più volte ribadito quanto la Borsa “e” la vita siano interconnesse in maniera indissolubile. Non esiste ambito nel quale un evento di più ampia portata non abbia i suoi riscontri sui mercati finanziari. E viceversa.
Senza andar lontano con la fantasia, immaginiamo una scena tipica della nostra amata cittadina: una tranquilla mattinata cocente di luglio, in uno dei tanti bar che costellano il corso. Davanti ad un paio di espressini freddi e un maritozzo a metà, Feluccio e Chelino stanno animatamente discutendo della loro passione principale, spulciando le pagine fragranti di un giornale sportivo. Il tutto sotto gli occhi di Tanino, il titolare del locale, che li ascolta compatendoli mentre lucida a nuovo le tazzine.
Proprio in questo periodo, nel luglio 2018, assistemmo ad uno degli eventi più discussi sia in termini calcistici che in quelli prettamente economici. A cosa alludiamo?
Le indiscrezioni parecchio insistenti sull’acquisto (poi avvenuto) da parte della Juventus di quella macchina da gol e soldi col numero 7 impresso dietro la schiena, Cristiano Ronaldo, esemplificano quanto il parlare quotidiano prenda forma concreta sui grafici borsistici, veicolando flussi di denaro davvero impressionanti.
Un simile episodio è avvenuto per il caso dell’allenatore Guardiola, i cui bisbiglii sul suo arrivo in panchina (poi rivelatesi irrealizzati) crearono più di uno scossone azionario.
Quando iniziarono a circolare le prime voci sull’eventuale trasferimento di CR7 dal Real Madrid alla squadra bianconera i titoli relativi schizzarono, registrando rialzi su rialzi e guadagnando sino al 12%. Un andamento tale da allertare la Consob (Commissione nazionale per le società e la Borsa) che ne ha preteso un chiarimento delle posizioni. La risposta non si fece attendere e, come atto dovuto, proprio il 6 luglio 2018, la dirigenza torinese precisò in un comunicato che, durante la Campagna Trasferimenti, avrebbe valutato diverse opportunità di mercato e all’eventuale perfezionamento delle stesse avrebbe fornito “adeguata informativa nei termini di legge”; lasciando intendere una sua totale estraneità dalla circolazione di notizie fuorvianti.
Se la juve avesse esternato l’acquisto o meno del campione portoghese e poi avesse agito diversamente la Consob l’avrebbe potuta sanzionare per evidente manipolazione dei mercati.
Nulla accade per caso e la scelta del giorno/momento in cui parlare non fu affatto casuale. Tale dichiarazione avvenne un venerdì, ovvero poco prima della chiusura dei mercati, quando ormai era chiassoso il vociferare con cui si dava per scontato l’arrivo del bomber il giorno successivo – il 7/07 – in una prevedibile ma proficua manovra di marketing/comunicazione. Ma la tanto attesa notizia avvenne solo poco più tardi, il dieci luglio, con l’entusiasmo della tifoseria zebrata.
E mentre i due pensionati ancora discutono su chi sarebbe stato meglio come attaccante di sfondamento o su moduli assai improbabili, il barista continua ad osservarli supponente e disincantato, pensando cinicamente: “A’ sòlte, chìdde de ‘la Juvéns la sàp?ne lòng”!*
*(“In quanto a monetizzare, alla Juventus la sanno lunga!”)