La notizia positiva è stata data poco più di un mese e mezzo fa. Italgas ha accettato di estendere la rete del gas metano con oltre 15 km di nuove tubazioni, che quindi arriveranno fino all’abitato di Palombaio e poi, in un secondo momento, anche a Mariotto (clicca qui per articolo https://bit.ly/3irm97Q).
E l’esecutivo cittadino, allora, ha iniziato a lavorare a tutti i passaggi affinchè questi lavori, attesi da decenni, possano partire quanto prima. Nei giorni scorsi, ecco il disco verde a un preciso Atto di indirizzo con il quale conferisce al settore dei Lavori Pubblici le piene facoltà per tutti i necessari e successivi atti procedurali per portare avanti il tutto.
Nel deliberato si spiega anche la genesi di questo impegno preso dalla società italiana. Si legge, infatti, che l’amministrazione comunale “mossa da evidente interesse pubblico e raccogliendo le istanze e sollecitazioni dei residenti, registrate nelle assemblee cittadine”, ha inviato formale richiesta a giugno dello scorso anno. Italgas ci impiega un mese per rispondere, sottolineando “l’avvio della procedura di analisi dell’iniziativa e della verifica della sussistenza delle condizioni tecnico economiche necessarie a consentire di realizzare, a propria cura e spese, l’estensione gas”.
La procedura, poi, si è conclusa a maggio con la disponibilità dell’ente a portare avanti la fondamentale opera, ma pone precise condizioni.
Da un lato chiede impegni precisi a Palazzo Gentile: l’Atto di indirizzo, appunto, e quindi “la procedimentalizzazione giuridica dei rapporti, attraverso specifico atto aggiuntivo che definirà proprietà, utenze e conseguente fatturato gas, e determinazione del valore industriale residuo dell’impianto realizzato, al termine del periodo di gestione del servizio ed in ragione della sua durata”, e dopo di che “avrà cura di prendere contatto con gli Uffici Tecnici Comunali preposti”, oltre, naturalmente, alla pronuncia del Consiglio comunale.
Dall’altro lato precisa, inoltre, che nulla sarà fatto qualora “fosse pubblicato il bando di gara per l’individuazione del nuovo concessionario per l’Ambito territoriale minimo “Bari 1 Nord”, che doveva essere bandito già tre anni fa ma che Bari, il comune capofila (ci sono anche Molfetta, Corato, Modugno, Ruvo di Puglia, Giovinazzo, Terlizzi, Grumo Appula, Palo del Colle, Bitetto, Bitritto, Sannicandro, Toritto, Binetto) non ha ancora provveduto a fare.
L’Ambito territoriale, per intenderci, è stato istituito dal ministero dello Sviluppo economico nel gennaio di nove anni fa per pensare a una gestione della rete del gas non più a livello comunale, ma sovracomunale, anche in un’ottica di economicità del servizio.