Con oltre 750 firme, la Bitonto che lavora, i cittadini che hanno dovuto chiudere i battenti a seguito dei diversi D.P.C.M., emanati per limitare la pandemia da Covid-19, ha ufficialmente chiesto al Segretario Generale del Comune di Bitonto, quindi al Sindaco ed al Dirigente dell’Ufficio Tributi, che le tariffe T.A.R.I. vengano ridotte per l’anno in corso. Soddisfazione per i primi firmatari l’avv. Pasquale Tampoia e l’ex consigliere comunale Salvatore Tassari.
“Una misura che è da approvare” – afferma il legale e primo firmatario che aggiunge – “È doverosa perché le attività, i commercianti, gli artigiani, i professionisti ed i soggetti interessati dalla petizione lanciata, nel periodo del lockdown non hanno prodotto alcun rifiuto: in buona sostanza è venuto meno l’elemento oggettivo per l’applicazione della tariffa”.
“È stato importante aver avuto, e comunque continuare ad avere, il contatto diretto con i cittadini” – afferma Tassari per il quale – “La misura è moralmente doverosa. Raccogliendo le firme, ci siamo resi conto dei danni che la chiusura imposta dai D.P.C.M. ha provocato. Ci aspettavamo che la nostra proposta nascesse spontaneamente in seno agli organi di governo cittadino, ma, evidentemente, la sensibilità di chi amministra Bitonto non è aderente ai reali umori e stati d’animo di quanti la città la animano: i bitontini, gli operatori economici, i professionisti, i circoli e via dicendo.”
Ora la proposta di Tampoia e Tassari dovrà essere vagliata.
“Qualora non dovesse essere accolta la nostra proposta, non ci fermeremo” – tuona l’avv. Tampoia – “La nostra proposta ha presupposti giuridici e morali. Bloccarla potrebbe costare conseguenze non di certo solo politiche, ma di natura erariale (prevedibili, ma da scongiurare, centinaia di ricorsi in Commissione Tributaria Provinciale di Bari).”
“L’auspicio è che oltre alla nostra proposta, a Palazzo Gentile, vengono accolte altre proposte lanciate dall’area di centrodestra negli scorsi giorni: accertamento convenzionale dell’IMU, pagamento immediato dei debiti del Comune di Bitonto, riconoscimento di un contributo straordinario a favore di commercianti e artigiani, con la previsione di una mensilità del canone di locazione in loro favore, stralcio definitivo dei crediti derivanti dai maggiori oneri di esproprio poiché palesemente prescritti (nella fattispecie è opportuno ricordare che i presunti debitori del comune di Bitonto a titolo di maggiori oneri per espropri non abbiano, poiché giammai chiamati in causa, partecipato alle cause che hanno visto il Comune soccombente). È raccapricciante come nonostante forze politiche propositive non siedano in consiglio comunale, nessuno da Palazzo Gentile abbia dato cenno ad alcun tavolo di confronto! Arroganza? Di certo per qualcuno che dorme, siamo usciti dal letargo. Ben presto l’attuale amministrazione comunale dovrà tornarsene a casa e dare spazio ad una Politica sana e davvero partecipativa, non solo nelle parole, ma nei fatti!” – chiosa Tassari