Il segnale è di quelli forti, che dovrebbero lasciare un segno sull’anima – sempre più malconcia – di una comunità che voglia definirsi tale. Ignoti, due sere fa, hanno oltraggiato la porta d’ingresso di un’attività commerciale in Piazza Cattedrale orinandoci sopra. Un gesto ignobile che brutta dolorosamente passione, impegno, sacrifici, sogni, abnegazione di chi, con mirabile tenacia giovanile, crede che sua possibile realizzare il proprio futuro in un’altra Bitonto. Fatta di luce, solidarietà, fratellanza, rispetto, etica. Poi, arriva il solito noto ignoto e, forse exptijendo il meglio di sè stesso, rischia di cancellare tutto questo non un atto incivile e vergognoso.
Ha scritto Pierluca Garofalo, sulla sua pagina Facebook.
“Questa sera (ieri, per chi legge, ndr) Sciabadaus resta chiuso.
La decisione è stata presa a seguito dei quanto accaduto questa notte.
Ignoti a Bitonto, in Piazza Cattedrale n17, hanno imbrattato di PISCIO la porta di ingresso del nostro locale. Un atto vile e vergognoso.
Amiamo la nostra Città, i fratelli Garofalo hanno voluto investire in questa piazza, non solo in termini economici ma anche in termini umani e sociali.
Questa Città, in particolare questa pizza, meritano di essere vissute di giorno e di sera.
Questi episodi spregevoli fanno vacillare le nostre certezze e il nostro coraggio. Perché si, ci vuole coraggio ad aprire un’attività commerciale in un luogo come piazza Cattedrale.
C’è chi piscia sulla porta del locale e chi minaccia di morte il proprietario e i suoi clienti per il “casino” che si viene a creare la sera.
Per queste ragioni oggi (sempre ieri) Sciabadaus resterà chiuso, vogliamo che la piazza senta la nostra assenza ma che, allo stesso tempo, avverta la presenza dei giovani e delle famiglie che, indipendentemente da noi, amano quel luogo e vogliono abitarlo.
E vogliamo anche che i ragazzi capiscano come si vive in strada, nel rispetto delle regole e della civile convivenza. Ogni azione sbagliata inevitabilmente si riversa nelle vite degli altri.
Questo vile atto non ci fermerà”.
E così dev’essere…