(di Donato Rossiello, Nico Fano)
C’era una volta un piccolo villaggio tra le foglie e l’erba alta, abitato da una formica e una cicala. La prima, serafica ed instancabile, gestiva le giornate con lungimiranza e oculatezza. Mangiava quel tanto che le serviva ma, puntualmente, accantonava parte del suo cibo in dispensa. La cicala vagabonda, invece, si godeva ogni momento, ingurgitando quello che poteva e canzonando la vicina per la sua noiosa operosità. Tra una strampalata coreografia ed un saltello, il tempo scorse inesorabile. E giunse l’inverno.
La fredda stagione era arida di risorse e la cicala si ritrovò a morire di stenti, con ancora indosso degli orrendi scaldamuscoli fucsia. La saggia formica continuava ad apprezzare il tepore del suo rifugio e le scorte accumulate in precedenza. In tutto il bosco risuonava solo l’eco del jingle di Heather Parisi, in attesa della primavera.
Diciamolo, la morale della favola di Esopo è quanto mai attuale e può aiutarci a comprendere meglio l’efficacia di un percorso di investimento molto spesso sottovalutato: il piano di accumulo.
È una metodologia di tipo “asset management” (ovvero un risparmio gestito, con trasparenza, discrezionalità e competenza da esperti professionali) che permette al cliente di depositare il denaro con una quota minima iniziale e conseguenti quote ricorrenti, costanti mensilmente. Un “tot” al mese piuttosto che un’unica grande soluzione. Il nostro – ormai noto – consiglio resta sempre quello di strutturarlo sul lungo periodo, per una durata minima di dieci anni, seguendo le dinamiche del MSCI World Index.
Perché? Quali sono i suoi vantaggi?
Il beneficio più evidente è dato dalla capacità non solo di superare i ribassi dei mercati finanziari ma di sfruttarli, trasformando così il rischio in opportunità e vantaggi. Investire costantemente, anche se meno, permette di entrare nel mercato al momento giusto, acquistando titoli in svalutazione “oggi” ma che verranno rivalutati in seguito e potranno essere venduti ad un prezzo superiore.
Un’altra importante caratteristica è il dinamismo. Chi gestisce l’investimento è un professionista qualificato del settore ed è in grado di fiutare con tempestività i ribassi più vantaggiosi, riposizionandosi così sul mercato in maniera puntuale e strategica.
È, di conseguenza, flessibile, consentendo una variazione (aumento o diminuzione) della quota mensile sulla base delle proprie esigenze. Un’eventuale uscita dal mercato avverrebbe in modo rapido e indolore, senza implicazioni di natura economica per l’investitore. Sì, il cliente potrà rientrare in pieno possesso del proprio denaro senza finire ad imprecare rivolgendosi al Santo del giorno sul calendario.
Non grava sul bilancio familiare. Essendo costituito da piccole quote mensili concordate e flessibili, non corrisponde ad un esborso notevole e rigido di liquidità che alleggerirebbe di molto le tasche dei risparmiatori.
In definitiva, investire agendo da formica appare un comportamento virtuoso che consente di sopravvivere e sfruttare le crisi invernali ma anche di poter sfregare i palmi della mani sul petto, danzando spensierati e divertiti al grido di “Cica-cicaaà”!
Seguici su Facebook, cerca @laborsaolavita20