Da Antonio Ruggiero, segretario cittadino del circolo della “Lega”, riceviamo e volentieri pubblichiamo
Gentile Redazione,
mi permetto di inviare la presente nota, perché ‘trasversalmente’ tirato in ballo da un rappresentante del Partito democratico di Bitonto, in una nota pubblicata dalla Vostra testata telematica (clicca qui per articolo https://bit.ly/3bGDtku).
In un saggio, devo dire molto bello ed attuale, seppur edito nel 2009, “La fine di un mito”, il sociologo e senatore della Repubblica Sabino Acquaviva parlava di “duplicazione del mondo”, anticipando il declino delle piazze alle quali si sarebbero sostituiti i ‘like’ dei social. Nello stesso saggio, il senatore Acquaviva dibatte animatamente di una società in piena trasformazione e, in conclusione, parla di recessione della democrazia affermando, letteralmente, “oggi più di ieri, la politica finisce per coprire l’intera società e non soltanto la sua parte che viene definita politica nel senso classico del termine. Al punto che alcune strategie essenziali, sicuramente, politiche, vengono concepite e attuate da ‘entità’ che non appartengono all’universo sociale comunemente ritenuto politico”.
L’attacco di un componente della maggioranza comunale a una consigliera della stessa maggioranza viene valutato in termini di ‘like’. Per carità! Si è sempre gelosi di chi riempie ‘le piazze’ virtuali – appunto – con i ‘like’ più delle proprie. E fin qui, la cosa riguarda una maggioranza che al suo interno ha di tutto e di più e ritiene, per questo, di rappresentare tutti i segmenti della società cittadina. Però, poi, mettere sulla bilancia i ‘like’ ottenuti dalla consigliera di maggioranza per raffrontarli con i ‘like’ del segretario della Lega, qui a Bitonto, cioè lo scrivente, attiene come i cavoli serviti a colazione. Definirmi poi ‘soggetto trasversale’ significa guarnire, quei cavoli serviti a colazione, con una ciliegina caramellata.
È spettacolare come, ormai, da sinistra, per incidere sull’opinione pubblica, occorra sempre declinare, in versione negativa, sprezzante e denigrante, l’avversario Lega (che nemmeno siede in Consiglio comunale). Orbene, citare sempre il nemico Lega seppur ‘la cosa’, l’oggetto del contendere riguardi tout court una dislessia interna alla comunicazione tra componenti che sostengono la maggioranza, è uno sport che sopperisce alla mancanza dello sport reale, vero, e fatto dai campioni.
Più che focalizzare l’attenzione sull’asserita ed attribuitami trasversalità, che di certo non appartengono all’odierno scrivente, almeno sotto l’aspetto prettamente politico, soffermiamoci sulla locale, quanto ‘elefantiaca’ maggioranza, ammantata da un apodittico quanto diffuso silenzio, tanto ingombrante da muoversi a rilento rispetto alle vive e reali esigenze della Città: quest’ultima, invero, non affonda solo per lo spirito imprenditoriale locale, ahimè bloccato anche da Governo nazionale delle mille parole e dai pochi fatti.
Udite, udite: il citato segretario del Pd, eletto tra le file di Città democratica, si immola e incarna ‘Il PCI ai giovani’ di Pierpaolo Pasolini. Niente di meno! Per traghettare, nella ‘dodicesima stanza’ – quella della rinascita – o forse meglio riferirsi a Caronte, coniugando il verbo “traghettare” e riferendosi soprattutto all’attuale maggioranza che non rispetta, DEMOCRATICAMENTE, le volontà elettorali delle ultime amministrative? Di trasversale, a Bitonto, nella politica locale vedo solo questo: le volontà di cittadini che volevano un certo governo a Palazzo Gentile e ben altri specifici ‘controllori’ dell’operato di quel governo! Volontà disattese! Trasversalità a iosa! Equilibrismi e trasformismi che ci portano ad avere un consesso che non rispecchia l’universo sociale cittadino, comunemente ritenuto politico, frutto dei risultati delle ultime elezioni amministrative.
Abbiamo nei fatti la ‘duplicazione dei mondi’ di cui parla il sen. Acquaviva nel saggio citato: chi agisce nelle più disparate ed enigmatiche dialettiche trasversali, mi accusa di essere ‘trasversale’ e quel partito, la Lega, che rappresenta nella società italiana, piaccia o non piaccia, il partito di maggioranza relativa, viene costantemente tirato in ballo a mo’ di spauracchio. Non funzionano più certi giochetti! Spaventa certe forze sinistre di sinistra forse un ‘like’ in più attribuito a chi non è con loro? I ‘like’ se li tengano pure, riempiremo le piazze, torneremo a far politica nelle piazze e tra la gente che di questi esponenti sinistri di sinistra conosce solo i loro profili social! Il saggio del senatore Acquaviva porta il titolo “La fine di un mito”: che i ‘like’ in più attribuiti alla consigliera Visotti denotino che il mito dell’uomo solo al comando non stia finendo?
In ultimo: di Pasolini preferisco “Il fascismo degli antifascisti”! Mai così attuale Pierpaolo, come in questo periodo. Al pari del sociologo e senatore Sabino Acquaviva.
Cordialmente.