DI FRANCESCO RUTIGLIANO
Come noto, oltre 8.000 istituzioni scolastiche operano in quasi 40.000 edifici dei quali oltre il 60% sono stati costruiti prima del 1976, le mancanze nelle certificazioni di legge sono notevoli e la maggioranza delle scuole sono collocate in zona sismica. Manca una stima puntuale del fabbisogno finanziario per la completa messa a norma, riqualificazione, adeguamento sismico, efficientamento energetico, sostituzione ove necessaria, dell’intero patrimonio scolastico.
Nell’articolo 117 della Costituzione, l’edilizia scolastica non è menzionata. Tuttavia, la Corte Costituzionale ha chiarito che nella relativa disciplina «si intersecano più materie, quali il “governo del territorio”, “l’energia” e la “protezione civile”, tutte rientranti nella competenza concorrente» (sentenze 62/2013, 284/2016 e, da ultimo, 71/2018). Con riferimento alla realizzazione, fornitura e manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici, la Legge 23/1996 (art. 3) ha stabilito che provvedono i comuni, per quelli da destinare a sede di scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, e le province, per quelli da destinare a sede di scuole di istruzione secondaria di secondo grado.
La programmazione unica triennale nazionale degli interventi di edilizia scolastica è stata introdotta nell’ordinamento – con riferimento al triennio 2015-2017 – con il decreto interministeriale 23 gennaio 2015 (MEF-MIUR-MIT), emanato al fine di dare attuazione all’art. 10 del D.L. 104/2013 (L. 128/2013), che ha autorizzato le regioni, per interventi di edilizia scolastica, a stipulare mutui, fra gli altri, con la Banca europea per gli investimenti.
Con il d.lgs. 65/2017 (art. 3, co. 4-8) è stato stabilito che dal 2018 sono ammessi nella programmazione unica triennale nazionale anche gli interventi di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico, efficientamento energetico e riqualificazione di immobili di proprietà pubblica da destinare ai Poli per l’infanzia per l’accoglienza, in un unico plesso o in edifici vicini, di più strutture di educazione e di istruzione per bambini fino a 6 anni.
Mentre, riguardo al piano straordinario per l’adeguamento alla normativa antincendio delle scuole, il Decreto Legge 59/2019 (Legge 81/2019: art. 4-bis) ha previsto la definizione, con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di intesa con la Conferenza unificata, di un piano straordinario per l’adeguamento alla normativa antincendio degli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico, stabilendo che all’attuazione del piano si provveda, nei limiti di € 25 mln per il 2019, € 25 mln per il 2020 ed € 48 mln per il 2021, mediante utilizzo delle risorse assegnate al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca con il DPCM che ripartisce le risorse del fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese istituito dalla L. di bilancio 2019 (L.145/2018: art. 1, co. 95 e 98). In attuazione, è stato adottato il DM 29 novembre 2019, n.1111, che ha ripartito tra le regioni, per il triennio 2019- 2021, € 98 mln (di cui € 25 mln per il 2019, € 25 mln per il 2020 e € 48 mln per il 2021), sulla base dei criteri stabiliti nell’Accordo quadro definito nella seduta della Conferenza unificata del 6 settembre 2018.
In questa fase di emergenza sanitaria, per supportare le regioni e gli enti locali nel settore dell’edilizia scolastica, il Dicastero dell’Istruzione, come già annunciato precedentemente, ha previsto di mettere a disposizione altri 320 milioni di euro nell’ambito della Programmazione unica nazionale 2018-2020 che consentiranno alle Regioni di effettuare interventi di messa in sicurezza nelle scuole dei loro territori.
“Il tema dell’edilizia scolastica – ha dichiarato la Ministra Lucia Azzolina, rispondendo in Aula al Question Time – sia fondamentale per il Governo. Dal momento del mio insediamento come Ministro, abbiamo assegnato a marzo ben 510 milioni per la messa in sicurezza delle scuole. Stiamo pubblicando la graduatoria del bando da 98 milioni per l’adeguamento delle scuole alla normativa antincendio. Abbiamo ripartito tra le regioni ulteriori 320 milioni, così da autorizzare interventi ad inizio di giugno. Abbiamo predisposto il decreto di assegnazione di 855 milioni per la messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle scuole secondarie di secondo grado. Abbiamo assegnato agli enti locali 65,9 milioni per indagini diagnostiche su solai e controsoffitti”.
L’orientamento della Ministra, Lucia Azzolina, così come dichiarato, è quello di “continuare a lavorare sul fronte dell’edilizia scolastica e della messa in sicurezza, guardando al futuro… e lavorando affinchè ai nostri studenti sia sempre garantita la massima sicurezza e la continuità didattica in conformità ai diritti costituzionalmente garantiti alla salute all’istruzione Abbiamo bisogno di strutture che possano accogliere al meglio i nostri studenti”.
Le Regioni avranno tempo fino al prossimo 29 maggio per inviare al Ministero dell’Istruzione gli elenchi degli interventi da finanziare. Nel frattempo, al Ministero dell’Istruzione è prevista la riunione della Cabina di regia sull’edilizia scolastica, per fare il punto su fondi e interventi. Per la Puglia è stata stanziata la somma di € 21.174.884,04.
Sarebbe interessante capire e sapere la somma destinata per le scuole di Bitonto.