Da una lettrice riceviamo e pubblichiamo.
“Sono una ragazza bitontina ed hostess di terra stagionale, che da quattro anni lavora presso l’aeroporto di Bari.
La primavera, sinonimo di ripresa del lavoro per noi stagionali, a causa del Covid-19 ha segnato la fine della stagione lavorativa 2020.
Il settore del trasporto aereo è forse il settore più colpito da questa emergenza planetaria e quello che ne subirà le conseguenze maggiori.
Da Aprile Aeroporti di Puglia attiverà la cassa integrazione straordinaria per i dipendenti diretti e a tempo indeterminato. Ma cosa ne sarà di noi lavoratori stagionali? Come faremo a vivere dignitosamente senza nessuna misura di cautela?
Il decreto “Cura Italia” esclude gli operatori aeroportuali dall’elenco degli stagionali del turismo, nonostante Aeroporti di Puglia partecipi attivamente allo sviluppo del turismo nella nostra amata terra, garantendo voli nazionali e internazionali e offrendo servizi di promozione del territorio pugliese.
Considerato che la probabilità di tornare a fare il nostro amato lavoro sarà forse tra un anno o chissà forse di più, mi rivolgo a lei, per chiederle con premura di dare voce al nostro disagio, al disagio di una categoria di precari a cui tanti lavoratori come me appartengono e che da questa Italia non sono stati considerati”