“Ho appena firmato un dpcm che dispone 4,3 miliardi a valere sul fondo di solidarietà dei Comuni“. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi parlando delle misure per fare fronte all’emergenza Coronavirus. “Con ordinanza della protezione civile aggiungiamo a questo fondo 400 milioni, un ulteriore anticipo che destiniamo ai comuni col vincolo di destinarlo alle persone che non hanno i soldi per non fare la spesa. Da qui nasceranno buoni spesa ed erogazioni di generi alimentari“.
“I comuni, anche con l’aiuto del terzo settore potranno consegnarli ai bisognosi”. Per questo saranno coinvolti in particolare i sindaci, “che sono le nostre sentinelle sul territorio”. “Faccio un appello alla grande distribuzione, affinché faccia uno sconto del 5 o del 10% a chi fa acquisti con i buoni“.
“La ministra Catalfo e l’Inps stanno lavorando senza sosta. Vogliamo mettere tutti i beneficiari della Cassa integrazione di accedervi subito, entro il 15 aprile e se possibile anche prima”, afferma il premier.
“Vogliamo dare il segno concreto della presenza dello Stato, ci sono tanti cittadini in difficoltà, tante persone che soffrono: ne siamo consapevoli, non giriamo il volto dall’altra parte. Ci sono tante sofferenze materiali per chi ha e già aveva difficoltà per l’approvvigionamento di generi alimentari e farmaceutici”, spiega. “Non passerò alla storia per chi non si è battuto: mi batterò sino alla fine per una soluzione europea“.
“Il nostro obiettivo è assicurare liquidità a famiglie, imprese e lavoratori — ha detto ancora il capo del governo —. E stiamo rivedendo le misure di protezione sociale ampliando le fasce da coprire”. Anche perché, ha sottolineato, non ci sono ancora dati che possano far pensare ad una ripresa delle attività bloccate. Di certo, però, “scuole e università non riapriranno il 3 aprile”.
“Oggi segnaliamo il numero più alto di guariti. Ci confronteremo a inizio settimana con gli esperti e confidiamo che ci portino buone notizie”.