(di Donato Rossiello, Nico Fano)
Il tempo scorre inesorabile. Un attimo prima sei a giocare con i pupazzini dei Power Rangers, poi ti ritrovi ad annodare la cravatta per andare a lavoro. Ma, un dato di fatto resta inesorabile: tutti siamo stati bambini. È indelebile in ciascuno di noi la tenerezza nostalgica di quelle favole raccontate prima di chiudere occhio, unita al terrore che qualcosa di indefinito aleggiasse sotto il letto pronto a divorarci qualora avessimo incautamente lasciato il piede penzoloni oltre il materasso.
Per quanto possa sembrare improbabile, in Borsa accade qualcosa di molto simile. In Europa i mercati finanziari sono attivi dal lunedì al venerdì, in orario continuato dalle 9:00 alle 17:30 (ora italiana). Cosa accade quando ci si rimbocca le coperte? Vi raccontiamo una Storia…
Al calar delle tenebre, tra grafici che danzano e quotazioni luminose, aleggia un nemico silente e minaccioso, il temibile “Short”. Sebbene venga da tradurlo letteralmente (con “basso”, “corto”), in termini economici indica il ribasso, ovvero la diminuzione di valore dei titoli. Tale losco figuro si avvantaggia dei differenti fusi orari delle aree geografiche mondiali; ad esempio, quando a Milano le Borse dormono, a New York e Tokyo sono ben deste, vigili, così i ribassi sono liberi di spadroneggiare senza che si possa agire tempestivamente, da noi. Si dovrà attendere la riapertura del giorno seguente per correre ai ripari e limitare i danni.
Dalla notte dei tempi, di Short ce ne sono stati tanti e di diversa natura, ma ne esiste un tipo particolarmente minaccioso ed imprevisto, nel regno è conosciuto col nome di “Black Swan”, il Cigno Nero – un epiteto poetico ed altisonante, da vero cattivo delle fiabe. Compare d’improvviso sconvolgendo dinamiche economiche e sociali, imponendo nuove regole alle quali tutti devono assoggettarsi in qualche modo.
Possiamo citare 7 ribassi che si sono succeduti con i loro picconi aguzzi, in epoca recente. Il più noto di questi è avvenuto l’11 settembre del 2001 con la caduta delle torri gemelle, poi c’è stato il controverso fallimento della compagnia Lehman Brothers (15 settembre 2008), il torbido “Dieselgate” Volkswagen (21 settembre 2015), gli insospettabili esiti del referendum sulla Brexit (24 giugno 2016), lo scandalo relativo alla privacy di Facebook (26 luglio 2018), l’incresciosa guerra dei dazi USA/Cina (02 agosto 2019) e gli effetti degli attestati primi casi di Coronavirus in Italia (24 febbraio 2020).
Ma come ogni storia che si rispetti, esiste una morale finale. Anche il buio più fitto attende il rischiarare del mattino; quando, muniti di coraggio e rinnovata energia, affacciandoci ad un nuovo giorno ci si rende conto che sotto quel letto non esiste alcun mostro famelico, ma solo qualche batuffolo di polvere e quel maledetto calzino spaiato che non trovavamo da giorni.