La tensione, mista alla gioia di concludere un lungo percorso di studi, è la stessa, ma ad attendere il verdetto della commissione non c’è più un’aula piena di amici e parenti. Al contrario, a festeggiare il traguardo raggiunto, ci sei solo tu, la famiglia più stretta, quella che vive nella stessa casa, per intenderci, o i coinquilini.
La laurea ai tempi del Coronavirus funziona così: collegato ad un portatile, il candidato discute in videoconferenza la propria tesi e sempre da quel monitor può incrociare gli sguardi dei docenti che gli conferiscono il titolo di dottore.
Tanti, in questi giorni, sono stati i bitontini a laurearsi in questo modo.
L’Università degli Studi di Bari, come anche gli atenei di tutto lo stivale, ha celebrato la prima seduta telematica il 16 marzo, quando in commissione c’era anche il professore bitontino Giuseppe Elia.
Ieri, invece, è toccato alla Facoltà di Medicina. Undici sono stati i neo dottori che hanno completato il loro percorso di studi.
Tra questi, anche una nostra concittadina: Carmen Vitale. La bitontina ha discusso la sua tesi clinico sperimentale in Medicina Interna, dal titolo “Studio del rapporto tra ormone tireostimolante (TSH) e comorbidità del soggetto metabolico”. A seguirla, come relatore, un altro bitontino doc: il prof. Antonio Moschetta. Per la prima laureata in Medicina della nostra città, all’epoca del Coronavirus, il massimo del punteggio, ossia 110 su 110 e lode.
Una grande gioia per Carmen, che, in virtù del DPCM, ha potuto festeggiare solo tra le mura domestiche.
Ma le celebrazioni sono solo rinviate. A ricordarlo è stato anche il Rettore dell’UNIBA, Stefano Bronzini. “Nei volti tesi ed emozionati di quelle ragazze e di quei ragazzi ho visto sogni e ambizioni. Non mutavano anche se a proiettarli nei miei occhi era lo schermo luminoso di un pc. Ecco UNIBA è contenta d’aver mantenuto l’impegno e non fa niente che la festa sia rinviata a quando sarà possibile abbracciarsi. La faremo una grande festa, amici, genitori e neolaureati e la faremo tutti insieme. Sarà ancora più bella. È una promessa. A quelle ragazze e a quei ragazzi vanno i nostri auguri. Ai colleghi e al personale tecnico amministrativo i complimenti. Lo dice il brindisi virtuale di una neo dottoressa che nella foto su www.uniba.it ci invita ad essere contenti con e per lei”.
Intanto, i bitontini si fanno valere anche in altri Atenei.
Tra le laureate “in pantofole”, c’è anche Angela Barone che, come molti altri coscienziosi concittadini, ha deciso di non tornare a casa dal Nord ma restare a Milano.
Per lei in regalo solo un bouquet, realizzato da un fioraio, impegnato in queste ore in Lombardia a comporre corone di ben altro tipo. Niente alloro. “Quello serve per insaporire le lenticchie, come vuole la nostra tradizione” ride la bitontina, dottoressa in Sociolinguistica.
A Carmen, ad Angela e a tutti i laureati bitontini di questi giorni, i nostri complimenti e un grande in bocca al lupo per la loro carriera.