Non sono pochi i giovani bitontini all’estero per motivi di studio. In tempi di emergenza Coronavirus, anche quella che è una esperienza inebriante e felice si può trasformare in una causa di preoccupazioni e paure. Per gli studenti e per i genitori. Il governo ha messo a disposizione dei voli per il rimpatrio dei connazionali, ma i prezzi proibitivi impediscono che ciò accada. Con gtabsecramnarico di tutti. Ecco cosa ci scrive amareggiato un nostro concittadino in Spagna per un tirocinio Erasmus.
“Scrivo per raccontare i provvedimenti che al momento la Farnesina in accordo con le autorità spagnole ha preso per il rimpatrio degli italiani che attualmente si trovano sul suolo spagnolo. Io mi trovo in Spagna per un tirocinio Erasmus e specifico che non ho intenzione di tornare in Italia in quanto sto continuando la mia esperienza in teledidattica. Non reputo comunque adeguate le misure prese in considerazione dalla Farnesina, sia dal punto di vista della salute che dal punto di vista economico e penso a tutti gli studenti che si trovano in questa situazione e non sanno cosa fare.
Racconto in breve la situazione. Le università al momento non obbligano gli studenti Erasmus a tornare, hanno tranquillizzato i propri studenti dicendo loro che al ritorno potranno sostenere gli esami come gli altri con la riapertura della carriera universitaria e che non avranno riduzioni della borsa di studio, vista la gravità della situazione. La Spagna ha bloccato i voli con l’Italia in data 10 marzo e la Farnesina ha consigliato a tutti quelli che volessero tornare in Italia di organizzare il volo in autonomia o facendo scali internazionali (con il rischio che uno dei voli venga rimosso da un momento all’altro) oppure con il traghetto da Barcellona a Civitavecchia o ancora in treno da Barcellona a Perpignan (Francia) per poi proseguire per Torino. Ieri l’università, che ci tengo a precisare ci sta dando tutto il suo supporto a livello accademico, ci ha avvisato di alcuni voli Alitalia messi a disposizione per un rimpatrio. Allego la mail che ci è arrivata:
Oggetto: INFO VOLI SPECIALI SPAGNA
In coordinamento con l’Ambasciata d’Italia e l’Unità di Crisi della Farnesina, la compagnia Alitalia ha predisposto i seguenti voli speciali sulle tratte MADRID-ROMA e MALAGA-ROMA
19 MARZO
AZ8061 MAD/FCO 14.10 – 16.25
AZ8091 AGP/FCO 12.30 – 15.05
20 MARZO
AZ8061 MAD/FCO 14.10 – 16.25
21 MARZO
AZ8061 MAD/FCO 14.10 – 16.25
I voli sono prenotabili sul sito internet della compagnia (www.alitalia.com).
Distinti saluti
Task Force – Ambasciata d’Italia a Madrid
Tralasciando la sicurezza di questi voli, dato che alcuni italiani hanno lamentato il fatto che non vengano rispettate le distanze ai check in o direttamente sul volo, voglio porre l’attenzione sui costi di questi biglietti. Ieri sera alle 20.00, quando l’università ci ha avvertito di questi voli, il costo dei voli per Fiumicino si aggirava intorno a 220 euro con il bagaglio da stiva incluso, qualche ora fa il volo era arrivato a 249 euro. Ieri mattina il prezzo base del volo si aggirava intorno ai 69 euro. Evidentemente i prezzi aumentano in base alla richiesta. Non sono qui a giudicare chi sceglie di rientrare, non mi sento di criticare chi decide di tornare per varie ragioni. Conosco gente che è rimasta sola in casa perché i coinquilini sono andati via, chi è spaventato perché è in un Paese che non è il suo, chi è bloccato in aeroporto, chi non ha una sistemazione fissa. Solo chi vive queste situazioni sa quanto può essere difficile prendere queste scelte. Come sottolinea l’università la scelta deve essere presa da ogni singolo ovviamente con tutte le precauzioni e le responsabilità che le circostanze richiedono come una quarantena obbligatoria di almeno 14 giorni.
Non reputo corretto che Alitalia, quindi quella che consideriamo la nostra compagnia di bandiera e che noi italiani continuiamo con ostinazione a salvare dal fallimento, chieda di pagare 200 euro di biglietto in un momento di assoluta crisi e addirittura speculi sul biglietto dei voli aumentando il prezzo in base alla domanda. Oltretutto, non tutti hanno la fortuna di vivere a Madrid, Malaga e Roma, quindi al biglietto aereo si devono aggiungere i costi di tutti gli scali, se non addirittura dei pernottamenti. Capisco il lavoro immane di cooperazione internazionale che l’Italia sta mettendo in atto con gli altri Paesi e le chiamate di supporto che arrivano ogni giorno in ambasciata, tuttavia mi rincresce dire che Alitalia sta lucrando e speculando sugli italiani all’estero.
Al momento non prenderò alcun volo perché sto continuando il mio tirocinio, ma penso a tutti quei connazionali all’estero che sono bloccati e non possono affrontare questi costi”.