Anestetico Urbano è un collettivo, un magazine, una vetrina, una piattaforma, un luogo virtuale di scambio e condivisione.
Al centro della sua anima multiforme pone l’atto artistico come veicolo di cambiamento culturale e come linguaggio per parlare alla comunità virtuale e al territorio. Un dialogo fra virtuale e reale che nasce dal contesto urbano e si propone a esso.
IL MAGAZINE Anestetico Urbano trova una prima espressione nel magazine. Non un giornale tradizione, i testi sono a corredo di immagini più eloquenti di ogni parola. Anestetico urbano aspira alla sintesi, all’impatto e alla comunicazione diretta. Non mira solamente a raccontare delle storie, ma vuole ispirare, creare connessioni tra contesti apparentemente distanti fra loro. Cosa accomuna una guerriera samurai ad un prodotto sperimentale per disegnare? Beh, lo scoprirete molto presto sul nostro -zine online.
Di qualunque artista o tematica si tratti, Anestetico Urbano tenterà di esibirne l’essenza, tentando di privare quanto più possibile i contenuti di orpelli, concetti ridondanti e barocche presentazioni, e non solo per i tempi che “corrono” in tutti i sensi, ma perché non è nel nostro stile. Se state cercando pattern ripetuti, contenuti uniformi, coerenza rappresentativa, non è questo il -zine giusto.
DAL VIRTUALE AL REALE Anestetico Urbano promuove l’arte visiva, al fine di sponsorizzare e divulgare l’operato di artisti della scena underground italiana e internazionale. Particolare attenzione è dedicata alle produzioni votate alla multiculturalità, inclusività ed ecosostenibilità quali veicoli di confronto e diffusione della cultura, su scala pubblica e privata, stimolando l’interesse del pubblico attraverso un approccio comprensivo, innovativo e diretto che sia transgenerazionale e trans-sociale.
Anestetico Urbano ha come principali obiettivi la sperimentazione di un sistema circolare in cui la valorizzazione del singolo atto artistico possa portare alla crescita della comunità, alla valorizzazione della diversità in tutti suoi aspetti, e produrre la giusta spinta verso cambiamento sociale, necessario alla crescita della comunità umana, a partire dal contesto urbano.
È per questo che il lavoro di Anestetico Urbano non può essere rappresentato dal singolo magazine, e non è neanche una galleria. Si tratta piuttosto di un crossover tra spazio virtuale e dimensione reale, tangibile. Come lascia presagire il nome, Anestetico Urbano scenderà nelle città e cercherà un contatto con il pubblico e tra il pubblico.
IL COLLETTIVO Il concept e il collettivo Anestetico Urbano è nato da una primordiale idea di Graziana Carano (art director, storica dell’arte di formazione) – a cui è seguito un flusso di coscienza condiviso con Maria Pia Maiorano (copywriter, archeologa preistorica di formazione), Federica Maffei (business strategist, ingegnere ambientale e gestionale di formazioni), Alessandro Di Lillo (videomaker, umanista di formazione) e Giuseppe Magarelli (web designer, informatico di formazione) a cui quasi immediatamente si sono aggiunte altrettante figure di giovani professioniste attive nel mondo della comunicazione culturale, promozione musicale, editoria, cooperazione internazionale, e certamente continuerà a includere e accogliere chiunque si trovi in linea con la nostra vision.
LA MOSTRA URBANA È proprio grazie all’incontro di tutte queste professionalità che il progetto Anestetico Urbano ha da subito assunto una propria anima multiforme, votata al cambiamento e alla sperimentazione. Il primo numero del magazine sarà l’espressione di questi valori che verranno riproposti nello spazio fisico, fra le strade di Bitonto, sotto forma di mostra urbana dal titolo “Explicit Change”, sostenuta dal patrocinio del comune di Bitonto. Questa prima mostra, in uscita dal 9 Marzo, in occasione della settimana dedicata alle donne, non poteva infatti non partire dalla celebrazione del femminino/femminile, come concetto assoluto, oltre i generi, l’età e i rigidi canoni formali di bellezza.