Da Federazione dei Verdi, del Partito Socialista e del gruppo consiliare Bitonto Riformista riceviamo e volentieri pubblichiamo
Il continuo “allargamento” della maggioranza in Consiglio comunale attraverso molteplici e odiosi cambi di casacca deve preoccupare seriamente la cittadinanza. Non si tratta solo di un problema di amoralità politica, ma di vera e propria emergenza democratica.
Cambiare opinione e schieramento potrebbe far parte del gioco, ma dovrebbe essere un’eccezione, non una prassi consolidata addirittura caratterizzata da ulteriori movimenti all’interno della stessa maggioranza, evidentemente finalizzati ad acquisire maggiori simpatie e “crediti istituzionali“.
La “stanza dei botto ni” per sua natura conserva un potere di attrazione fatale, ma chi ha saltato il fosso, meglio vari fossi, accaparrandosi un posto al sole deve avere il coraggio civile di spiegare alla cittadinanza non solo le ragioni di questo “eccessivo movimentismo“, ma soprattutto di giustificare il fatto di avere utilizzato il consenso elettorale ottenuto, solo ed esclusivamente per questo indecente “mercato“.
Non meno responsabile di questa deriva è chi alimenta questo riprovevole mercato delle vacche. Primo fra tutti il sindaco della città, da molti ritenuto il vero regista e organizzatore di tale “mercato” .
La comunità bitontina deve condannare questo malcostume politico praticato dai voltagabbana un tanto al chilo, che non solo offendono le regole democratiche, ma anche la dignità di una città che ha il diritto di vivere la politica come una scelta di responsabilità e di civiltà.
Lo spettacolo indecente a cui stiamo assistendo calpesta le speranze dei giovani e sta creando un sentimento diffuso di antipolitica che rischia di distruggere il tessuto democratico e le nobili tradizioni di questa città.