Il documentario “Madre Nostra” del giornalista-viaggiatore Lorenzo Scaraggi fra orti sociali, terre confiscate alla mafia e comunità di recupero verrà proiettato a Foggia giovedì 20 febbraio 2020, alle ore 18 nella sala “Rosa del Vento” della sede della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia (via Arpi 152, ingresso libero).
Assieme a Scaraggi – che si è appena aggiudicato il premio come “Miglior regista” all’Italian Film Days di Cipro – saranno presenti Roberto Lavanna, sociologo e consigliere d’amministrazione della Fondazione dei Monti Uniti, Daniela Marcone, vice presidente di Libera e Pietro Fragasso, cooperativa sociale Pietra di Scarto.
Il documentario di 52 minuti – prodotto da Fondazione CON IL SUD e Apulia Film Commission attraverso il Social Film Fund Con il Sud – racconta tra le altre la storia di “Pietra di scarto” a Cerignola: il lavoro nei campi del “Laboratorio di legalità Francesco Marcone” libera l’uomo dalle sbarre di una prigione e dagli errori del passato. In questo terreno confiscato alla mafia, la cooperativa “Pietra di scarto” guidata da Pietro Fragasso affida a Giuseppe Mennuni – un passato ai margini della società, oggi vicepresidente della cooperativa e “direttore” in pectore delle attività – l’accoglienza e la formazione dei nuovi ospiti. Qui si fa promozione della giustizia sociale ed economica attraverso il commercio equo e solidale, l’antimafia sociale, l’agricoltura sostenibile, l’educazione alla legalità e al consumo critico. E dal lavoro delle “pietre di scarto”, le persone ai margini della società che nessuno vuole, nasce la commercializzazione equa e solidale di olive e pomodori.
RICONOSCIMENTI. Il canovaccio ha convinto la giuria dell’Italian Film Festival Cardiff (IFFC) che gli ha assegnato un prestigioso secondo posto nella sezione #CanfodPrize dedicata ai documentari. “Questo documentario porta allo spettatore un messaggio di positività e speranza sull’instancabile opera dei volontari che lavorano nelle terre confiscate alla mafia” si legge nelle motivazioni. E ancora: “Il fotoreporter-regista Lorenzo Scaraggi deve essere elogiato per il suo instancabile viaggio che rivela diverse storie e diverse persone, sogni e possibilità. La gente deve conoscere questa storia piuttosto ignota”. “Madre nostra” è attualmente finalista a Diritti a Orvieto – Human Rights International Film Festival in programma a marzo 2020 ed è inserito nelle selezioni ufficiali di Roma Cinema Doc (aprile 2020), Mabig Film Festival (Augusta, Germania, aprile 2020) e Caorle Film Festival (maggio 2020). È inoltre vincitore del premio “Miglior poster” al Kosice International Monthly Film Festival, in Slovacchia.
VERSIONE IN INGLESE E IN LIS. “Madre nostra” è stato condotto, diretto e montato da Lorenzo Scaraggi. Ha una versione in LIS e una sottotitolata in inglese. L’opera è realizzata con risorse del “Patto per la Puglia FSC 2014-2020 – Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali” e cofinanziata da Fondazione CON IL SUD a Apulia Film Commission.
Chi è Lorenzo Scaraggi
43 anni di Bitonto (Bari), è un giornalista, fotografo e videomaker, ma prima ancora un viaggiatore alla ricerca di storie da raccontare. Laureato in Lettere a Bari, ha affrontato poco più che ventenne i primi viaggi da fotoreporter free lance in Medio Oriente, documentando le guerre in Iraq e nella Striscia di Gaza. Autore di reportage nella Ex Jugoslavia e in Cina, ha collaborato con “La Repubblica” raccontando storie di provincia in mini documentari e insegnato Digitalizzazione dei beni culturali immateriali in un corso di alta formazione presso l’Università di Bari.
Nel 2016, alle soglie dei 40 anni, ha acquistato un camper del 1982 e raccolto 7.500 euro di donazioni dai 5mila follower della pagina Facebook (di allora, oggi sono oltre 20mila) per realizzare il suo progetto: girare l’Europa per raccontare storie; il camper è stato ribattezzato Vostok100k, ispirandosi alla navicella di Yuri Gagarin, il primo uomo nello spazio. In quattro mesi a bordo della sua redazione mobile, Scaraggi ha visitato 23 Stati percorrendo oltre 20mila chilometri: ne sono nati 20 documentari pubblicati su Repubblica.it.
Ingresso libero