Stamattina c’erano tutti. Il Ministro alle Infrastrutture, le massime autorità dello Stato, il governatore Michele Emiliano, il sindaco di Bari, il presidente di Aeroporti di Puglia. Ma all’appello mancava il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio: “Attendiamo fiduciosi un riconoscimento negato da decenni. Fino a quel momento, il primo cittadino di Bitonto non sentirà la sua comunità molto rappresentata in quel luogo”. Ha detto così Abbaticchio, contattato telefonicamente per chiedere una giustificazione alla sua assenza.
Probabilmente non se ne sarà accorto nessuno o forse nessuno ci ha pensato. Ma questa mattina la nuova pista inaugurata, lunga 3 km – che consentirà agli aerei di volare con più sicurezza – è stata realizzata grazie all’acquisto di 30 ettari di terreno, acquistati proprio nell’agro di Bitonto.
Sono stati espiantati e reimpiantati in altro luogo (legge regionale 14 del 4 giugno 2007) ben 500 alberi d’ulivo tra monumentali e non. L’investimento è stato pari a circa 10 milioni di euro.
Un’opera infrastrutturale importantissima: “Bitonto, pur avendo prestato per gran parte il suo territorio all’aeroporto internazionale di Puglia, non riceve ancora l’onore di vedere il nome della città insieme a quello di Bari – ha chiarito Abbaticchio -. L’unica controprestazione ai disagi ambientali che viviamo da decenni a causa della vicinanza con gli aerei che volano vicini alle nostre teste è proprio l’aumento dei flussi turistici quale città più vicina. Non vedo perché non possiamo fruire di un vero e proprio diritto a vedere il nome della città degli Ulivi tra gli aeroporti italiani, avendo quindi la possibilità di un ritorno notevole in termini di marketing territoriale. Pertanto oggi ho preferito restare tra i bambini della ‘Don Milani’, inaugurando nuove aule mensa con finanziamenti vinti con le sole forze bitontine. Buon lavoro a tutti”