La Turnistica. L’obbligo di fruizione di ferie e roll in assenza di accordo e di servizio (quando il volume delle chiamate è particolarmente basso, ndr). Acw, ossia la pausa “fisiologica” tra una chiamata in entrata e l’altra, ancora inesistente. Il controllo a distanza. Impossibilità di interfacciarsi con ufficio amministrativo/paghe. Toni delle comunicazioni verbali fornite ai lavoratori.
Primi due mesi non semplici in Network per i quasi 500 dipendenti della commessa INPS (la più grande d’Europa, ndr) dal 2 dicembre trasferitisi da Modugno a Molfetta in virtù del cambio di appalto.
Ma che, al di là di alcune difficoltà comprensibili e oggettive (si tratta, almeno per il momento di una START UP), si troverebbero in una situazione di disagio rispetto alla vecchia sede. La “Transcom”, per intenderci.
È bene ricordare, infatti, che nel passaggio di commessa nessun lavoratore è rimasto al palo – se non per scelta personale – e la Rete temporanea d’impresa entrante, Comdata-Network, ha assorbito tutto il personale mantenendo ore, profili e gli stessi elementi – soprattutto per i subordinati – che a livello contrattuale già erano in essere. Con la presenza di tantissimi somministrati, allora, e non pochi di questi assunti a 10 ore settimanali, o a 20.
E se il problema, quando la sede era alle porte di Bari, era facilmente azzerabile da un volume di chiamate più elevato, distanza e presenza costante di ore supplementari, a Molfetta la situazione è – almeno per il momento – un po’ più pesante, perché le maestranze sono costrette a percorrere più strada, con un volume chiamate più limitato e ore supplementari scarseggianti.
Se poi aggiungiamo le questioni già citate, si capisce bene che il clima non sia dei migliori. Anche per questo, allora, le associazioni sindacali hanno chiesto all’azienda molfettese di dare risposte concrete a tutte le perplessità presenti sul lavoro della commessa. Che, lo ricordiamo, vede occupate quasi 3mila maestranze in tutto lo Stivale.
“Le scriventi OO. SS – si legge – denotano che dopo quasi 2 mesi di gestione della commessa INPS-Ader, i lavoratori si ritrovano a dover fare i conti con seri problemi gestionali da parte dell’azienda che pone in essere comportamenti che rasentano l’assoluta mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori e della loro professionalità. Nonostante i ripetuti inviti da parte delle OO. SS. e i numerosi tavoli di incontro relativi alle diverse problematiche e criticità più volte segnalate, quali: – Turnistica – Obbligo fruizione ferie e rol in assenza di accordo e ordine di servizio – ACW – Controllo a distanza – Impossibilità di interfacciarsi con ufficio amministrativo/paghe – Toni delle comunicazioni verbali fornite ai lavoratori si denota un costante atteggiamento aziendale di completa sordità al dialogo ed è lontana dall’ intraprendere una qualsiasi azione risolutiva rispetto ad esse. Siamo esausti di assistere ad una apparente disponibilità puntualmente disattesa nei fatti. Confidiamo in una precisa ricezione di quanto comunicato, altrimenti ci vedremo costretti ad intraprendere tutte le azioni di forza legalmente consentite”.
Ma c’è dell’altro. I sindacati, inoltre, con una nota diffusa ieri, hanno chiesto un incontro, nei primissimi giorni di febbraio, anche per discutere e “fare chiarezza sulle prospettive connesse alla salvaguardia dei livelli occupazionali per il personale in somministrazione”. Che ha un contratto in scadenza il 29 febbraio.