Non è facile comprendere appieno l’operazione compiuta dalla professoressa Maria Antonietta Elia sulla figura di Isabella Morra, poetessa del Cinquecento.
In apparenza, qualche anno fa, sulla scia del grande filosofo e critico letterario Benedetto Croce, ne ha riscoperto le rime del prezioso canzoniere, le ha fatte conoscere ai suoi studenti dell’European Language School e ai ragazzi della scuola media, che con l’autrice antica hanno quasi instaurato un rapporto di sincera amicizia, fino a pubblicare un libro.
Dovizioso di lucenti particolari e sì vario da risultare insostituibile se ci si vuole addentrare nella vicenda lirica e biografica della scrittrice lucana, con tutti gli echi dei classici disseminati di tra i suoi versi – Orazio, Seneca e il modello Petrarca, fra i tanti – e i richiami che ne faranno autori successivi – il cardinal Pietro Bembo e persino il Sommo Recanatese.
Tuttavia, nonostante tutto questo sia già gigantesco ed encomiabile, la prof. Elia ha fatto di più: con rara sensibilità si è accoccolata accanto al cuore della giovanissima Isabella per carezzarne le ferite di quella prigione d’amara solitudine che fu il castello di Favale e il suo amore per il signore Diego di Sandoval annichilito a colpi di pugnale dai torvi fratelli.
È per questo che, qualche giorno fa, alla nostra illustre concittadina – di recente nominata Cavaliere della Repubblica – è stato conferito da Matera ‘Capitale della Cultura’ e dal Borgo di Valsinni il Premio internazionale di Poesia itinerante “Dal Tirreno allo Jonio”, giunto alla VI edizione.
Ammirata dall’opera della prof.ssa Elia la prestigiosa giuria formata da Nicola Rombolà, critico letterario, giornalista scrittore e docente di letteratura storia e filosofia, Monsignor Giuseppe Fiorillo, Donato Loscalzo, poeta scrittore e docente di Letteratura greca a Perugia, Onofrio Arpino, docente presso gli Atenei di Bari e Basilicata, e Filomena Minella Bloise, docente di letteratura e latino, presidente dell’accademia Pollineana-Parco del Pollino.
E mentre la docente bitontina ritirava la pergamena in un teatro gremito di gente entusiasta, anche Isabella avrà sorriso di lassù…