Dal collettivo civico “Officina partecipata” riceviamo e volentieri pubblichiamo
Si è costituito a Bitonto il collettivo civico “Officina partecipata“, fondato sui valori della democrazia partecipata e sul porre l’attenzione nel provare a rendere la vita di ogni singolo cittadino, senza differenze di classe, colore e origine, il più “sostenibile” possibile e dignitosa. Si riunirà settimanalmente a partire da venerdì 10 gennaio 2020 presso la sede della costituenda Biblioteca sociale multiculturale “Gianni Rodari” in via Giosuè Carducci 11/13;(ex sede del circolo serale ARCI Train de Vie). .
Il portavoce pro-tempore è Francesco Giordano mentre il responsabile organizzazione è Giuseppe Rucci. Il collettivo nasce dall’esigenza di dar forma ad un esperimento avviato nel 2017 in occasione delle elezioni amministrative ma che sfortunatamente non aveva trovato concretezza. L’intento del collettivo è di recuperare il rapporto con il territorio, soprattutto con le periferie urbane ed umane, rapporto che a tutt’ora ad avviso del collettivo è poco attenzionato e mal interpretato dalla politica in genere. L’idea è di partire dal basso con la pratica dell’ascolto che è in disuso fino a giungere ad avere l’ambizione di divenire il soggetto rappresentante di politiche “smart”, sostenibili ed inclusive. Saranno promosse iniziative che valorizzeranno la partecipazione e il protagonismo dei cittadini. Queste iniziative saranno utili ad individuare le istanze prioritarie dei cittadini di Bitonto, Palombaio e Mariotto. Tali istanze diventeranno punti programmatici, che qualificheranno l’impegno e le prospettive di questo movimento civico. I punti individuati si tradurranno in proposte operative, che saranno vagliate in tutti i loro aspetti sulla base delle risorse disponibili, a cominciare da quelle dell’ente comunale, per diventare proposte organiche e concrete. Le attività e le proposte programmatiche saranno presentate a seguito di un vero e proprio manifesto politico che sarà elaborato nei prossimi mesi con la partecipazione di quanti vorranno dare il loro personale contributo.
La scommessa vera del “Officina Partecipata” è quella di riuscire ad a riavvicinare i cittadini alla politica grazie ad un’azione di governo della cosa pubblica che sia il più possibile: tempestiva, realistica, efficace e lungimirante.