Il Natale viene per stare tutti assieme, stare vicini, trovare e ritrovarsi.
Ieri, durante la passeggiata organizzata dalla ProLoco e dal comitato di quartiere del centro storico Urbis Cor, con l’apporto dell’Associazione FareVerde, il Cenacolo dei Poeti, Adotta una pianta e della nostra testata, la gioia più grande è stato vedere che in un locale che qualche anno fa era usato per smistare e confezionare stupefacente, c’era un piccolo presepe allestito.
Che su quel presepe sospeso dove c’erano infinite telecamere di videosorveglianza per controllare le piazze di spaccio, c’erano infinite luci e addobbi.
Sotto quell’arco da dove due anni fa spuntarono pistole e proiettili, ieri c’erano fiori e fette di panettone, musica e poesia.
La vera rivoluzione la fanno gli uomini e le donne semplici, senza le etichette, senza le medaglie, senza i partiti.
La rivoluzione la fanno quei cittadini che ancora credono e seminano il seme della bellezza ovunque.
Così come quel piccolo bimbo, senza panni e fuoco, viene a nascere tra noi.
E che ieri quelle strade le ha benedette, per mano di don Ciccio Acquafredda, una per una.