Subito dopo il secondo ingresso del cimitero di Bitonto, al culmine del lungo rettilineo, alle spalle della cappella dedicata ai Caduti in Guerra, c’è uno spazio circolare che sembra, se possibile, più vicino al cielo. Vi riposano uomini che ebbero respiro de e sogni sublimi, cercando la luce delle stelle anche quando tutto era tenebra. Senza compiere inique classificazioni, ne cito due accomunati da vicende artistiche e biografiche, oltre che dal nome: Francesco Speranza e Franco Sannicandro. Sono vicini e, da ieri, ugualmente onorati dall’arte. È stato finalmente sistemato accanto alla tomba del secondo una scultura del suo caro amico Ulrich Johannes Muller (nella foto dell’altro suo grande e fido sodale Peppino Fioriello). Così, per questo poliedrico autore che aveva negli occhi l’infinito, di fronte ai tre pioli lapidei a mo’ di libri che salgono a serpentina verso l’alto, s’erge una candida edicola votiva tutta umana, a mezza via fra perfezione e imperfezione, con una pietra simbolicamente tutta da forgiare per dare corpo alle idee. Arriverà il tempo dei fiori per colorare di ulteriore bellezza quest’angolo di poesia…