Il tunnel degli spogliatoi. I calciatori che si riscaldano e si salutano. La tensione prima dell’ora e mezza che conta. Ogni pedatore tiene per mano un bimbo con la maglia dell’altra squadra per significare la fratellanza pure fra chi è avversario sul prato e poi basta, il senso vero della vita. Presto, i protagonisti sbucheranno fuori da quel misterioso budello per apparire dinanzi agli occhi dei tifosi che gremiscono gli spalti dell’Allianz Stadium di Torino e sarà emozionante tripudio. E a mirarli saranno pure i milioni di appassionati collegati in tutto il globo via tv e via web. Ecco, sono loro, gli eroi della domenica. Una bambina, Marta Mercurio il suo nome, ad un respiro da Cristiano Ronaldo e Gigio Donnarumma, con passo deciso avanza e afferra il cuoio colorato che deciderà il destino di Juventus e Milan e corre verso il centro del campo col direttore di gara Maresca (che arbitrerà con stile anglosassone e, in fondo, equidistante). La piccola è di Bitonto, ha il calcio nel sangue ed è tesserata dell’Usd Olimpia. E, soprattutto, serbrerà per sempre nel cuore questa grande emozione in mondovisione.