Il Piano urbanistico della mobilità sostenibile, in accordo con la proposta lanciata dal Comitato di Quartiere n. 6 di Bitonto, quand’era ancora in vita, e con l’obiettivo di riduzione dell’inquinamento atmosferico, prevede che via Traetta, snodo fondamentale e centrale della città, possa diventare a senso unico. Questa è stata un’ipotesi concreta fino a marzo scorso. Frattanto, alcuni residenti, capeggiati dal commerciante Carlo Elia, hanno scritto una lettera all’amministrazione, elencando tutte le loro perplessità È chiedendo di essere ricevuti a Palazzo Gentile.
“È allo studio di questo Comune un nuovo “piano di revisione di viabilità” che guarda la possibilità di istituire il senso unico di marcia in via Traetta – principia la missiva –; considerato che non c’è stata alcuna presentazione del citato piano e, di conseguenza, nessun iter di concertazione con tutte le rappresentanze del tessuto cittadino, i residenti esprimono “netta contrarietà” all’ipotesi di istituzione del senso unico di marcia perché si ritiene che la scelta di limitarne il traffico, in primis, produrrà un evidente e innegabile pregiudizio agli esercizi commerciali e pubblici”.
Seguono obiezioni dettagliate: “Pertanto, pongono all’attenzione dell’amministrazione quanto segue: via Traetta è sufficientemente ampia da consentire l’esistenza di una corsia per ogni senso di marcia, tanto è vero che non sussistono gli elementi di fatto (i volumi di traffico) tali da giustificare simile intervento, con costi elevati per le casse comunali. Su via Traetta insistono abitazioni di recentissima costruzione e quindi dotate di sufficienti posti privati. L’istituzione del senso unico comporterebbe un ulteriore sovraccarico automobilistico su via Crocifisso – già pesantemente trafficata –, nonché l’allungamento dei tragitti per raggiungere altre destinazioni del centro urbano, aumentando così l’inquinamento e il rumore veicolare”.
“L’istituzione del senso unico de quo sarebbe adottata a tutto esclusivo vantaggio di pochi e precisi residenti, invece l’amministrazione comunale deve sostenere gli interessi di tutti i cittadini. In ultima analisi, chiediamo di essere ascoltati dal sindaco Michele Abbaticchio”, è la conclusione corroborata da 320 firme.