A Bisceglie gli ambulanti alzano la testa. Una sala congressi “Pegaso” che non è riuscita a contenere la marea di Ambulanti che non hanno voluto mancare all’assemblea delle Associazioni di Categoria, occupando anche le aree esterne alla sala e chi conosce quegli spazi sa di cosa si parli. Per la seconda volta nella storia del mondo associazionistico biscegliese, dopo la prima grande Assemblea che venne tenuta sempre da CasAmbulanti alla Sala Epass il a novembre 2016, quando proprio l’Associazione biscegliese, guidata dal presidente Vincenzo Todisco, fu la prima e l’unica della città a discutere della direttiva Bolkestein, partecipando poi attivamente alla fuoriuscita del commercio su aree pubbliche dalla sciagurata legge ammazza ambulanti, salvando centinaia di ambulanti biscegliesi, indifesi o addirittura inglobati nel vortice silenzioso che tutte le altre Associazioni, tranne ovviamente la Unibat, avevano tenuto su un argomento così delicato che addirittura vedeva quelle stesse Associazioni Confsociate, cosiddette “storiche” avere un atteggiamento compiacente con quel provvedimento mostruoso, l’Assemblea alla “Pegaso” è stata dunque un momento di pubblico confronto accattivante ed a tratti anche emozionante, facendo aggregazione e puntando alle prossime iniziative che saranno attuate non solo a livello comunale ma anche regionale e nazionale, in concerto con le altre Associazioni Indipendenti e Libere d’Italia. Soddisfatta la dirigenza locale CasAmbulanti Bisceglie, con il presidente Vincenzo Todisco che ha dichiarato: “sono felice per essere riuscito ad aggregare centinaia di ambulanti in un’Assemblea aperta e democratica, come non se ne sono mai viste prima a Bisceglie se non per nostra iniziativa. Uno schiaffo morale quanti per anni si sono resi autoreferenziali, racchiusi in un alone misterioso fatto di virtualità mentre la realtà economica, sociale ed associativa della mia amata città di Bisceglie faceva acqua da tutte le parti.”
All’Assemblea hanno partecipato moltissime rappresentanze di Associazioni provenienti dal Salento, da Galatone, da Francavilla Fontana; dal barese con le Delegazioni di Bari, Bitonto, Acquaviva delle Fonti; dal foggiano, con Rappresentanze giunte anche da Cerignola e da altri centri dell’interland e, ovviamente, da tutta la Bat con Rappresentanze di Andria, di Trani, di Ruvo di Puglia, e degli altri comuni, anche murgiani. Nel corso dell’Assemblea è stato presentato il Patto di Partenariato e Collaborazione sottoscritto da CasAmbulanti con la CONFSAL, primaria Federazione nazionale, presente nel CNEL ed accreditata alla Regione Puglia, alla pari delle altre Associazioni quindi anche alla pari di Confcommercio e di Confesercenti, con la presenza del Dirigente Puglia della Federazione, che ha elogiato il grandissimo lavoro che CasAmbulanti sta svolgendo sui territorio della Regione. Un grande applauso è stato riservato al presidente CasAmbulanti Italia, Donato Gala che, con passione e compartecipazione ha emozionato con la sua relazione sullo stato attuale della Categoria e sulle difficoltà di far fronte ad un sistema vessatorio e irriguardoso nei confronti di una Categoria che conta 20mila imprese attive in Puglia e 200mila in Italia.
La relazione tecnica è stata affidata al Coordinatore nazionale casAmbulanti Italia, Savino Montaruli, al quale in serata è giunta la telefonata del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il quale, conoscendo già da tempo il coordinatore e le attività associazionistiche portate avanti da decenni, si è congratulato per tutta l’operatività di CasAmbulanti e UniPuglia sul territorio pugliese manifestando la volontà di voler incontrare le Associazioni per percorsi istituzionali che necessitano di compartecipazione, di concertazione e di inclusione, non di personalismi e di cerchi chiusi che tanti danni hanno fatto alle stesse Imprese non rappresentate o peggio mal rappresentate e alla Democrazia in senso lato.
Tra gli altri numerosi apprezzamenti è giunto quello del già Sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, il quale attentamente ha altresì posto sul tavolo della discussione a Bisceglie la questione relativa alla necessità di revisionare il documento strategico del commercio, profumatamente contratto con denaro pubblico, eliminando le incongruenze e le illegittimità in esso contenute, guardando ad obiettivi di sviluppo e di crescita che sono stati completamente ignorati da chi ha pensato ed approvato quel Documento ancora inutile per la città.