Scegliere l’astrattismo come modo d’espressione della propria anima non vuol dire decidere d’essere lontani dalla realtà. Anzi. Significa sublimarla in un sopramondo storicamente astorico e per ciò stesso puro. Già, l’idea prende forma e colori e narra i segreti più ascosi del cuore umano. Prendete, per esempio, la pittura dell’artista bitontina Raffaella Martino. È sempre dentro la storia dell’umanità e non si chiama mai fuori arbitrariamente da essa. Però, ne indaga con sensibilità profonda gli invisibili tormenti e le intime gioie, sì da creare tele che sono sempre al di là del concreto fino a sfirare l’eternità di un messaggio universale.
Sarà per questo che le opere di Martino, durante l’estate appena trascorsa, hanno riscosso un grande successo, al punto da meritare i premi Picasso e Leonardo da Vinci. Ora, dalla Galleria Farini di Bologna alcune tele saranno esposte a Londra. Un viaggio onirico per continuare a narrare meraviglie che lasciano in chi le contempla un sorriso e una domanda.