Notte di controlli per la Polizia di Stato che ha setacciato ogni angolo da via San Luca a Porta Robustina e per tutta via Castelfidardo dove ieri, nel tardo pomeriggio, pare siano stati esplosi alcuni colpi d’arma da fuoco.
Da una prima ricostruzione pare che uno o più uomini in sella ad uno scooter di grossa cilindrata, con volti coperti da caschi integrali, abbiano sparato contro un giovane su una bici elettrica che sarebbe scampato ai proiettili.
Il giovane, poi, sarebbe corso – anch’esso armato – nelle viuzze della città vecchia, facendo perdere le sue tracce. Sulla strada non sono stati ritrovati segni di macchie di sangue, né negli ospedali del barese sarebbero arrivate persone in pronto soccorso che riportavano ferite d’arma da fuoco.
Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Bitonto, giunti sul posto, hanno trovato un bossolo – un calibro 9×21 – a dimostrazione dell’avvenuta sparatoria. Le indagini e i controlli per tutto il centro storico – specie nella zona della sparatoria – sono proseguiti per tutta la notte: diversi pregiudicati sono stati portati negli uffici di via Traetta e interrogati fino a notte fonda; sono stati sequestrati anche diversi grammi di droga.
Dopo gli arresti tra marzo e maggio 2018, in seguito alle sparatorie che portarono alla morte dell’innocente Anna Rosa Tarantino altri – al posto di Domenico Conte da un lato (boss dell’omonimo clan) e di Francesco (detto “Ciccio”) Cipriano dall’altro – continuavano a controllare le fiorenti piazze di spaccio soprattutto del borgo antico, dove non è mai venuta meno la domanda da parte dei cittadini e di quanti raggiugevano “lo spaccio” dalle città limitrofe.
Nonostante gli sforzi e l’attenzione costante delle forze dell’ordine, probabilmente gli equilibri interni sono cambiati e le giovani leve non si fanno molti problemi ad usare le armi e a sparare in un orario di punta, per strada.