La Zona economica speciale (la Zes) “Adriatica” fa un altro piccolo passo. Istituzionale, certo, ma sempre un piccolo passo è.
Mercoledì, infatti, giorno di insediamento del Governo Giuseppe Conte bis e del suo primo Consiglio dei ministri, proprio il capo dell’esecutivo ha firmato il decreto di formale istituzione della Zes. Che, lo ricordiamo, comprende anche Bitonto.
Ad annunciarlo è stato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Mino Borracino, convinto che in questo modo si “completa un lungo e articolato percorso che, come Governo regionale, ci ha visti impegnati per diversi mesi in un costante e proficuo confronto innanzitutto con l’amministrazione regionale del Molise e con l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale”.
Questo passaggio istituzionale per la Zes è il secondo in pochi giorni. Lunedì, infatti, il Consiglio comunale bitontino aveva dato il disco verde a un preciso atto di indirizzo (leggi qui articolo https://bit.ly/2lXnMS9).
La Zona economica speciale, stando alle parole di chi gestisce la cosa pubblica, dovrebbe attrarre una serie incredibilmente alta di investitori e imprenditori e garantire, altresì, crescita e sviluppo per la nostra Zona artigianale, anche sfruttando il passaggio in Area produttiva paesaggisticamente ed ecologicamente attrezzata (Appea).
Ora, però, bisogna mettere in moto tutto il sistema e l’apparato per passare dalle parole ai fatti perché il percorso non sarà per nulla semplice e breve. Per avere gli effetti concreti – è stato spiegato proprio lunedì durante l’assemblea consiliare – si dovranno attendere almeno quattro-cinque anni.
“Si tratta – ha sottolineato sempre Borraccino – di un obiettivo di straordinaria importanza, che segue di poche settimane l’istituzione già formalizzata della Zes Jonica, facendo della Puglia l’unica regione italiana ad avere due Zes interregionali sul proprio territorio”.