In principio, a maggio, è toccato alla villa comunale, a due centralissime piazze della città e pure a quelle delle frazioni vedersi reimpiantare lecci e carrubi, per un totale di 28 piante (clicca qui per articolo https://bit.ly/2J8bijX).
Adesso – si dovrebbe iniziare la prossima settimana, stando alle parole dell’assessore all’Ambiente Domenico Incantalupo – è il turno di via Donato Piepoli, via Pietro Nenni, piazza Marconi, via Aspromonte a Palombaio e ancora piazza Roma a Mariotto. Tra querce, platani, palme e siepi.
In attesa di installare piante completamente nuove in città e frazioni per arricchire il verde pubblico, Palazzo Gentile continua nell’operazione di controllo del territorio e riparazione dell’esistente e di reimpiantazione di piante e siepi mancanti e/o danneggiate per qualsivoglia motivazione.
Tutto nasce sempre da precisi sopralluoghi effettuati dall’Ufficio tecnico, che hanno fatto “rilevare e censire diverse lacune su alcune strade comunali e piazze del centro urbano e delle frazioni di alberature”, si legge nella determina dirigenziale datata 2 settembre, e perciò si è deciso di intervenire.
Come? Piantumando 19 lecci su via Piepoli; nove esemplari di Melia Phvtolacca mimosarfolia su via Nenni; sei platani sul lato esterno di piazza Marconi; cinque su piazza XX settembre, uno in piazza Roma a Mariotto, dove verranno anche installate tre palme; cinque ligustri su via Aspromonte, a Palombaio.
I lavori saranno eseguiti dalla ditta “GARDEN DESIGN” di Gravina in Puglia, già in città per espletare il servizio di trattamento superficiale, sfalcio dell’erba, diserbo dei siti comunali e delle aree verdi degli edifici scolastici.
Per un totale di poco più di 15mila euro.
Il clou degli interventi, come detto, dovrebbe avere lo start la prossima settimana, anche se martedì c’è stato un importante “assaggio” allorché, in occasione della piantumazione, in piazza Marconi, dei sette alberi donati dalla famiglia Bove in ricordo di quell’artista del pane che era Luigi, scomparso un mese fa (leggi qui articolo https://bit.ly/2lSKQBb), si è provveduto anche a mettere parte delle 400 siepi in pitosforo previste nell’intervento globale.