Continuano a scrivere i risultati delle analisi a mano, a non poter stampare le etichette delle provette, ma, con qualche lecito escamotage di chi conosce bene il mestiere e sa svolgerlo con abnegazione, sono stati consegnati i primi esami di laboratorio svolti all’interno del Punto Territoriale di Assistenza di Bitonto. Che, circa dieci giorni fa, aveva subito un drammatico “stop” in seguito ad un problema al sistema informatico.
Un sistema che stanno cominciando a rimettere in sesto, passo dopo passo, in attesa di interventi più massicci della ditta milanese che dovrà ripristinare il software.
L’allarme l’avevamo lanciato già nei giorni scorsi con la Confederazione sindacale Usppi Puglia, che ipotizzava lunghissimi tempi di ripresa, oltre che una morte annunciata nel 2016, quando si preconizzò la chiusura del laboratorio e un conseguente ridimensionamento a punto prelievi e centro per la TAO.
I politici hanno fatto il loro. E un po’ (molto, in realtà) lo stoico Domenico Damascelli – che ha visitato la struttura in più occasioni -, un po’ anche l’amministrazione con il Pd cittadino, che subito ha trovato provvidenziale spalla in Domenico De Santis in Regione, ieri si è arrivati ad un incontro nella Sala degli specchi alla presenza del direttore generale della Asl, Antonio Sanguedolce, e della dott.ssa Rossella Squicciarini, che attualmente dirige il distretto bitontino.
I consiglieri presenti – non li elenchiamo, tanto lo hanno scritto su Facebook – han passato in rassegna le problematiche del presidio e, in ultimo, anche quella del laboratorio analisi.
“Il sistema sarà sistemato definitivamente nei prossimi giorni – hanno detto i vertici dell’Asl -. Stiamo, inoltre, ipotizzando per ragioni di igiene e cura degli ambienti di spostare almeno il punto prelievi e la tao all’interno dell’attuale reparto di Cardiologia e di spostare, poi, la Cardiologia al piano superiore”.
Al momento, dunque, si sta semplicemente evitando l’andirivieni di provette verso l’ospedale San Paolo di Bari, grazie ai dipendenti che lavorano senza sosta per il bene dei pazienti. Noi, sicuramente, speriamo che la tecnologia torni presto da loro.
Eppoi, l’amara considerazione. Sembra che la politica, in questi momenti concitati, stia sbranando la stessa preda non tanto per risolvere problemi, quanto per mettere medaglie al petto di questo o quell’altro partito.
All’incontro di ieri (che era stato annunciato su Facebook, quindi pubblico, giusto?) speravo di incontrare anche altre parti politiche locali che, questa mattina, si sono lamentati sui social di non sapere nulla dell’incontro.
Poteva essere una buona occasione di confronto, invece si spera segretamente sempre di fare meglio dell’altro non si capisce bene per quale motivo.
Ero presente, quindi magari potevo scrivere prima del post: non l’ho fatto, ho aspettato la fine del turno in ospedale.
Visto sindaco? Non sono la parte femminile proprio di nessun politico a cui lei pensa…