“Ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale”…
Sì, quelle del muro di Porta Robustina.
Chissà quante donne e uomini che abitano la nostra città avranno accompagnato fino all’ultimo i propri consorti, così come fece Eugenio Montale con sua moglie.
L’idea geniale, quanto artigianale, è venuta all’instancabile Damiano Bove che quest’anno – come nei precedenti – ha animato di meraviglia e bellezza quella zona del centro storico per cinque giorni all’insegna dell’arte, della poesia, della letteratura con artisti locali di vero spessore.
Così, dopo la scalinata di Vieste dedicata al capolavoro musicale di Max Gazzè – che ricorda la leggenda di Cristalda e Pizzomunno – e quella di Bisceglie dedicata all’ Infinito di Leopardi, anche la nostra Bitonto ha la sua scalinata poetica.
Una foto l’abbiamo già fatta, sarebbe bello farla diventare virale.