La comunicazione moderna, ormai fortemente intrisa del mondo Internet, sta facendo smarrire l ‘essenzialità della comunicazione intesa come scambio e reale incontro tra persone.
Giovedì 8 agosto, nell’incantevole cornice del lido Matinelle di Trani, Agostino Picicco ha presentato il suo “Comunicare è condividere “, dialogando con Valentino Losito, giornalista e scrittore, e con Raffaella Leone, PR della Secop Edizioni, di cui il libro è edito.
Il microfestival letterario da spiaggia “Tintarella di libri” è stato realizzato in collaborazione con l’Università Popolare Santa Sofia.
Ormai non si legge più perché il tempo libero ora viene sempre più dedicato ai social, che illudono di metterci in comunicazione con il mondo, ma che in realtà ci rendono isole, se non si riesce ad uscire dal mondo virtuale rendendolo virtuoso, come l ‘autore stesso suggerisce.
Agostino Picicco, originario di Giovinazzo, in cui ha sempre partecipato all’associazionismo cittadino, vive a Milano, dove opera presso la Direzione Comunicazione ed eventi istituzionali dell’Università del Sacro Cuore e collabora anche come giornalista per varie riviste.
Continua ad amare la sua Puglia anche dalla Lombardia collaborando ad associazioni e fondazioni varie. La sua esperienza lo ha portato a mettere per iscritto le riflessioni sul mondo dei social che, invadendo prepotentemente le nostre vite, hanno rivoluzionato il nostro modo di comunicare e condividere, dando un significato diverso anche ad alcuni termini come “amicizia”, “condividere “, “profilo”.
Dovremmo ricordare il passato, per vivere meglio il presente e dare senso al futuro, ma per fare ciò dobbiamo liberarci dalla dittatura del presente e del modo di vivere spesso errato che attualmente regna quasi sovrano.
Con i presenti, molti dei quali impegnati nella scuola come insegnanti ed educatori, si è discusso della sfida educativa che la scuola ogni giorno incontra, per portare i giovani ad utilizzare al meglio e con spirito critico il “bibliotecario ubriaco” che oggi è la rete Internet, dalla quale ci si può discostare grazie al supporto di pubblicazioni mirate alla riflessione e all’apprendimento critico.
Impariamo dunque a recuperare l’umanità vera, l’amicizia concreta, le relazioni che generano emozioni e scambio reale, perché la comunicazione sia autentica e sempre meno virtuale.
ROSANNA PROCACCI