Se nei primi quindici giorni del mese l’allarme alga tossica è stato moderato, nell’ultima rilevazione dell’Arpa le concentrazioni sono aumentate e si sono estese oltre il limite sull’area da Giovinazzo (nei pressi di Riva del Sole), fino al quartiere San Giorgio e Santo Spirito di Bari, in corrispondenza di Lido Trullo e Lido Lucciola.
Una concentrazione elevata si è rilevata anche a Torre Columena nei pressi di Punta Prosciutto, ma anche a San Pietro in Bevagna nel Tarantino. tra le aree “contaminate”, seppur con concentrazioni inferiori troviamo anche l’area di Otranto, Molfetta, Torre Canne, Monopoli (nei pressi del castello di Santo Stefano) e Pulsano.
L’alga, giunta in Puglia quasi vent’anni fa, si frantuma sulle rocce della costa liberando la tossina nell’aria provocando malesseri transitori come riniti, congiuntiviti, problemi alle vie respiratorie, febbre e dermatiti. Questi si verificano specie nei soggetti più fragili e allergici. L’Arpa, per questo, invita ad evitare la balneazione, a non sostare nelle zone rocciose specie nelle giornate con forte vento (come queste con la presenza del Maestrale) e a non consumare frutti di mare crudi – specie ricci – provenienti da queste aeree