Una megadiscarica alle porte di Bitonto, in una piccola e stretta traversa di via Modugno situata tra la stazione di servizio della Dill’s e il rudere del mobilificio abbandonato Divania. Una situazione che continua da anni, purtroppo. Già nell’aprile del 2017 denunciammo il problema (https://bit.ly/2YxJAFq) sottolineando che, accanto a quel che resta dello stabilimento della Divania, salottificio di fama internazionale schiacciato dalle banche, cumuli di rifiuti si estendono ai bordi della carreggiata. Evidenziammo che divani, materassi, pneumatici, elettrodomestici, sanitari, residui di lavorazioni edili e chi più ne ha più ne metta abbondavano tra l’asfalto pieno di crateri e l’area incolta. Persino uno di quei pupazzi di Babbo Natale che si appendono alle ringhiere dei balconi in periodo natalizio.
Da due anni la situazione non è certamente cambiata, come si denuncia anche sul gruppo Facebook “Divania ex-dipendenti” che ospita molti lavoratori dell’azienda un tempo molto ricca.
«Situazione invariata da anni. Ci vorrebbero delle fototrappole» scrive uno. E un altro fa notare come dalle foto scattate dall’esterno del rudere si veda solo il minimo, mentre all’interno dell’immobile sarebbe stato depredato di tutto, specialmente quel che c’era di metallico, come scale di ferro e fili di rame.