Le implicazioni emozionali delle migrazioni, dell’esilio, dei naufragi, delle dinamiche di inclusione ed esclusione tra comunità ospiti e migranti sono l’oggetto di studio di un network interdisciplinare che coinvolge, per quattro anni, un centinaio di ricercatori di 33 Paesi.
Il network, diretto dal Prof. Giovanni Tarantino, ricercatore e docente di Storia Moderna presso il Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) dell’Università di Firenze e finanziato dalla COST Association, è intitolato “People in Motion: Entangled Histories of Displacement across the Mediterranean, 1492-1923” (PIMo). Il progetto è stato concepito e sviluppato da un gruppo di lavoro internazionale, coordinato in Australia dallo stesso Tarantino, che ha coinvolto storici, storici dell’arte, studiosi letterari, linguisti, antropologi, sociologi, archeologi e matematici.
Fin dalla sua Fondazione nel 1971 il programma intergovernativo COST (European Cooperation in Science and Technology) promuove ‘actions’ dirette alla formazione di network transnazionali e transdisciplinari che favoriscano lo scambio di conoscenze scientifiche e riducano la frammentazione della ricerca nell’area europea. Tra i progetti finanziati dalla COST Association – sottolinea Tarantino – “PIMo è uno dei pochi di taglio e ispirazione prevalentemente umanistici” (mediamente solo il 10% dei progetti che hanno riscontrato successo nelle competizioni COST proviene dall’area umanistica).
“Il progetto PIMo – spiega il Prof. Tarantino – analizza i fenomeni migratori e diasporici che hanno contrassegnato, in particolare, l’area del Mediterraneo tra il XV e il XX secolo, prediligendo nella sua analisi le dimensioni affettive ed emozionali che hanno accompagnato le esperienze di sradicamento, perdita, rifiuto o integrazione. Un’occasione importante per riflettere, da prospettive disciplinari e culturali diverse, anche sui fenomeni migratori contemporanei e sulla narrazione emozionale che non di rado li rappresenta sui media, divisi tra ‘il parlare alla pancia e il parlare al cuore’.