Un manufatto idoneo a contenere le sue spoglie in modo tale che nessuno, ma proprio nessuno, possa dimenticarlo. Proprio lì dove riposa da poco più di un anno.
La giunta comunale ha dato il via libera, qualche giorno fa, alla proposta di Laura Tarantino, moglie di Francesco Sannicandro, che ha fortemente premuto e voluto, insieme alla sua famiglia, affinché tutto ciò fosse realizzato.
Francesco Sannicandro, allievo di un orgoglio di casa nostra che risponde al nome di un altro Francesco, ma Speranza, ci ha lasciato il 26 febbraio dello scorso anno, ed è stato – si legge nella determina – “un artista di gran fama e valore e ha portato lustro alla città. Le sue opere scultoree e pittoriche sono apprezzate a livello nazionale dalla critica e dal pubblico ed hanno contribuito alla crescita storico-culturale della comunità bitontina”.
Anche per questo motivo, allora – ed è qui il principio di tutto – il sindaco Michele Abbaticchio, su proposta sempre della signora Tarantino, ha autorizzato, fin dal mese dopo la scomparsa del nostro Francesco, la traslazione della salma accanto al monumento dedicato a Speranza, nell’area cimiteriale dove già sono sepolti i resti di alcuni cittadini illustri o benemeriti, che hanno segnato un pezzo di storia della comunità cittadina.
Ma non basta, perché non può bastare quando si parla di Francesco Sannicandro. Un anno fa, infatti, Laura ha fatto pervenire a Palazzo Gentile una richiesta precisa e al tempo stesso bellissima.
Realizzare un manufatto sepolcrale a ricordo del congiunto da posizionare proprio nell’area dove riposa. Affinché la memoria possa essere sempre e per sempre nostra amica quando parliamo di un uomo di così fatta caratura.
Il disco verde dall’esecutivo cittadino è arrivato qualche giorno fa, con la concessione, per i prossimi 50 anni, dell’area dove è sepolto Sannicandro.
Il manufatto sarà realizzato a cura e spese dei richiedenti.