Un torneo di tennis non è solo un torneo di tennis. È una sfida contro sé stesso prim’ancora che contro un avversario. È un labirinto di emozioni che nasconde fra le sue pieghe la chiave d’uscita. È una prova fatta di mille prove. Ma è pure un modo per ricordare chi non deve essere mai dimenticato. Così, diventa ancora più significativo e gratificante vincerlo. Andiamo a Triggiano, sui campi del Circolo Tennis del centro barese da 27 anni si ricorda Rocco Di Cillo, l’agente di scorta del giudice Giovanni Falcone, morto nella strage di Capaci, con un trofeo ormai ambito dagli atleti di 3^ categoria. Quest’anno, a sbaragliare la concorrenza con piglio imperioso ha provveduto Enzo Colaluca, maestro del Tennis club bitontino guidato con saggezza dal dottor Ciccio Coviello. Nei quarti, si è sbarazzato di Dargenio con un perentorio 60 62. Quasi senza storia anche la semifinale contro Scrimieri Paolo, schienato con un 63 62 senz’appello. Stesso trattamento e medesimo punteggio riservato al finalista Botta.
Insomma, un cammino trionfale che dice in quali ottime mani siano i ragazzi bitontini che vogliano trovare nella racchetta un domani sportivo.