Il fatto (anzi, il misfatto) lo abbiamo raccontato nei giorni scorsi, ed è un qualcosa che ha fatto immediatamente il giro dello Stivale. Discriminata prima e cacciata dal posto in lavoro poi – esercitava la professione a nero – per essere una transessuale. Per essersi presentata a lavoro, lei, un tempo uomo, con lo smalto sulle unghie (clicca qui per articolo https://bit.ly/2QH5BLv). Grazie ad “Arcigay”, però, ha ottenuto un risarcimento economico, ma che non cancella l’onta e le vergogne di quello che è successo.
Ebbene, adesso accade che l’Aurora (nome di fantasia) più famosa d’Italia esce allo scoperto e ci mette la faccia, affidando le sue riflessioni ai Social.
“Da un paio di giorni in tantissimi stanno parlando di me e del mio caso. Fino ad ora è stato usato un nome di fantasia ma ciò che è accaduto, purtroppo, non è fantasia. È la realtà. La realtà è che mi chiamo Anita e oggi voglio “metterci la faccia”. Oggi ho deciso di espormi. Oggi non ho più paura. Ciò che ho subito è stato grave è brutto ma mi ha dato anche la possibilità di capire che qualche volta la giustizia esiste. Ero sola, spaventata e improvvisamente disoccupata quando ho pensato di scrivere una mail all’Arcigay di Bari. Il giorno dopo i ragazzi dell’associazione mi hanno subito presentato l’avvocato Mate Carvutto che non mi ha mai mollato e che ho chiamato anche di notte in preda alle mie crisi di ansia e panico. Esponetevi, denunciate, affidatevi a professionisti seri e umani affinché queste cose non accadano più.
Ho perso il lavoro per uno smalto rosa sulle mie unghie! Non si voleva accettare il mio cambiamento di sesso, ritenendomi una persona matta e squilibrata. Per farmi fuori dal lavoro hanno usato la violenza. Mi vengono i brividi se ci penso soprattutto mi fa star male perché in quei momenti di violenza era presente la mia amica del cuore, che per non perdere il lavoro non mi ha difesa! Ma in che mondo viviamo? Sono triste per la nuova generazione non vedo un futuro vedo solo NERO. Dopo aver ottenuto un minimo di risarcimento Grazie allo studio legale di Mate Carvutto, ho riacquistato un po’ di dignità.
Sono stata contenta di vedere che tante persone e gran parte della società ha capito la gravità del mio caso e ci sono persone disposte ad assumermi anche con il mio famoso smalto rosa. Il mio desiderio ê quello di trovare un lavoro e riacquistare la mia dignità, e credo di meritarmelo dopo spintoni insulti e tradimenti dalla mia migliore amica dopo questa vicenda”.