Sono i maestri scultori e intagliatori Alfonso e Virgilio Pozzoleo ad aver creato le nuove basi delle quattro statue dei Misteri, risalenti al 1714. Le raffigurazioni di Gesù nell’orto degli ulivi, Gesù flagellato, l’Ecce homo e Gesù con la Croce, sono state impreziosite anche dagli ovali disegnati e dipinti dall’artista bitontino Michele Martucci. Le raffigurazioni hanno la particolarità di portare all’interno dei simboli della città: l’ulivo, la Cattedrale, la chiesa di San Francesco d’Assisi – con un frate zoccolante – e il Torrione Angioino. Questo è stato possibile grazie all’impegno dell’Arciconfraternita del Rosario che ogni anno, si impegna a portare avanti una tradizione, una cultura popolare, che si fa strada proprio dal 1700. Risale proprio ai primi anni di quel Secolo il primo restauro delle statue ad opera dell’artista Gaetano Frisardi e della sua bottega di Andria. I confratelli le pagarono 125 ducati d’argento: due “nude” e “colorite con vernice di sopra” e due vestite. Ultimamente sono state restaurate, tra maggio e settembre 2016, dallo Studio d’arte e restauri di Andria, sotto la sovrintendenza del Ministero dei Beni Culturali.