“Sono orgoglioso di andare a farmi processare, non farò come Salvini” furono, invece, le parole semplici, di chi non teme la giustizia, del sindaco di Riace. La Corte di Cassazione ha stabilito che Lucano non favorì matrimoni di convenienza tra immigrati ed italiani, insussistenti sono le accuse di appalti illeciti per i rifiuti e non v’è stato nessuno favoreggiamento all’immigrazione clandestina.
Questa è la differenza tra gli uomini onesti e quelli di mala vita: bisogna avere la coscienza pulita per non evitare processi invece di coprirsi con l’immunità.
Con la complicità di chi sacramenta contro la Casta ma che, a oggi, ha saputo mostrarsi come il miglior interprete e protagonista.
Le accuse contro Mimmo, il linciaggio mediatico alla sua persona espresso anche da nostri concittadini, ha avuto solo il sapore del messaggio trasversale mafioso, dell’odio tipico delle politiche oscurantiste e fasciste dalle quali dobbiamo difenderci con forza.
Sinistra Italiana Bitonto si augura che Mimmo Lucano possa ritornare presto nella sua amata Riace, continuando con il suo lavoro a perseguire politiche di integrazione, rispetto e tutela di vite umane.
Un modello talmente riuscito e riconosciuto a livello mondiale da essere proposto come candidato al Premio Nobel per Pace.
Ora più che mai, Sinistra Italiana Bitonto torna a chiedere a gran voce il riconoscimento della cittadinanza onoraria di Bitonto a Mimmo Lucano.
Son passati ormai quattro mesi dal fatidico Consiglio Comunale dove alcuni consiglieri chiedevano celerità nel redigere il famoso e famigerato regolamento.
Ad oggi ancora nulla.
Si decida sindaco Abbaticchio:
O è con noi o è contro di noi.
O è per trasmettere valori positivi ai nostri concittadini o non lo è.
O è a favore o è contrario.
Ma non illuda chi affida a questa Amministrazione flebili speranze di una rinascita culturale e umana.