Il lavoro che c’è da fare è notevole. E, a dirlo, è innanzitutto la mozione che lo ha portato a diventare segretario del principale partito del centrosinistra bitontino ma anche nel panorama nazionale.
“Interpretare i segni dei tempi e dei cambiamenti. Rappresentare la parte sociale più debole. Riannodare i fili della nostra storia. Riorganizzare la sezione, il circolo, la vita reale, la comunità democratica. Dialogare all’interno e con tutto il variegato mondo della sinistra, senza crederci migliori ma dando l’esempio come se lo fossimo. Migliorare la città, perché il Partito democratico deve far propria la missione di consegnare ai bitontini il piacere di vivere in una città migliore. Essere comunità, ma anche comunicare la comunità”.
Francesco Brandi, allora, che per acclamazione da ieri ha preso il posto di Michele Naglieri, che è stata la guida di corso Vittorio Emanuele 21 negli ultimi anni, ha le idee chiare. E le cose in elenco e in programma da fare sono ancora più importanti visto che il Partito democratico è tornato, seppur per vie traverse, in maggioranza dopo 11 anni, e visto che un è in atto, con tanto di cambiamenti geografici e di casacche anche in Consiglio comunale, un nuovo tentativo di unificazione del centrosinistra e l’apertura di una nuova stagione politica per Bitonto e le frazioni. Ma “non ci tocca soltanto amministrare – ha ricordato il neo segretario con la sua mozione – non soltanto ben amministrare, ma farlo secondo un chiaro progetto di società e di vita in comune. A Bitonto, ci tocca fare una politica di sinistra, incontrare la gente, guardarla negli occhi. Il nostro compito perciò è indispensabile”.
Già, perché altre due cose sono importanti. Legate a doppio petto. Che i bitontini riacquistino fiducia nel Partito democratico, e che dalla ex sede del Partito comunista se la sappiano riprendere, di nuovo, la fiducia dei bitontini, dopo le tre nette sconfitte consecutive alle consultazioni amministrative del 2008, 2012, 2017.
Si parte subito, allora. Già dal 14 aprile, la domenica delle Palme. “Mi piacerebbe – ha sottolineato Brandi ieri mattina – portare alla città il nostro ramoscello di pace. Il nostro ramoscello, laico, sarà il tesseramento 2019, così come chiesto dal segretario nazionale Nicola Zingaretti. Uno o più gazebo per dire alla città che noi ci siamo, e invitiamo tutti a dare il proprio contributo per renderla un posto migliore”. Prima ancora, da lunedì prossimo, si dà il via alla settimana democratica, con incontri il lunedì, il mercoledì e il giovedì.
E poi ci sono le Europee del 26 maggio. Il Pd, molto probabilmente, non avrà suoi candidati bitontini ma qualche idea sul da farsi c’è. “Il sindaco andrà candidato? Sicuramente non ci vedrà avversari”